Bradley R Smith del CODOH scrive a Jean-François Julliard di Reporters sans frontières
Tutela della libertà di espressione? Si, ma...
Il revisionista americano Smith (1), fondatore di CODOH (Comitato per il Dibattito aperto sulla Shoah), ha scritto a Jean-François Julliard, segretario generale di Reporters sans frontières sul Simposio sulla libertà di espressione che si è tenuto il 26 gennaio 2011,ponendo una semplice domanda . Due anni dopo, settembre 2013, non abbiamo notizia di una risposta. Sotto il testo della lettera. Traduzione di GV per Olodogma
________________________La lettera_________________________
Jean-François Julliard, Secrétaire général
Reporters sans frontières
5, rue Geoffroy-Marie
75009 Paris - France
Tél. (33) 1 44 83 84 84
Fax (33) 1 45 23 11 51
E-mail: [email protected]
www.rsf.org
28 gennaio 2011
Signore,
E’ bene che si sappia della sua partecipazione al Simposio internazionale dell’UNESCO consacrato allo stato della libertà di stampa nel mondo. E’ probabile non ci sia soggetto più importante oggi per l’umanità di quello che difende Reporters Sans Frontières: « la libertà di informare e di essere informati ».
RSF dichiara: “ Il diritto di ognuno di informare liberamente il pubblico e di essere informato è assoluto.” RSF cita l’articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo: Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere”.
Vedo in questi propositi una singolare ironia che faccio fatica a capire. Ovunque in Europa, ma in particolare in nazioni come la Francia, l’Austria e la Germania, degli autori e degli editori sono
“preoccupati” e imprigionati per aver abbordato pubblicamente certi aspetti specifici della storia della Seconda Guerra mondiale, compresa, ma non solo, la questione delle ADM tedesche (la camera a gas) RSF è corso in soccorso agli uomini e alle donne come Vincent
Reynouard, Wolfgang Fröhlich , Gerd Honsik, Sylvia Stolz o Horst Mahler?
Non che io sappia.
E perché?
Questi autori sono oggi in prigione per aver creduto a quel « diritto assoluto di ognuno di informare liberamente il pubblico e di essere informato ». Devo concluderne che RSF non crede che a metà a ciò in cui hanno realmente creduto quegli uomini- cioè che “Il diritto di
ognuno di informare liberamente il pubblico e di essere informato è assoluto”?
RSF non dice nulla.
RSF non fa nulla.
RSF andrà sino in capo al mondo in Asia, in Africa, in America del Sud e in particolare nel mondo musulmano per protestare contro l’imprigionamento degli scrittori e degli editori, ma non spende una parola sull’imprigionamento degli scrittori in Europa occidentale, proprio lì, dove si trova la sede di RSF.
Jean-François Julliard, le faccio una semplice domanda:
Mi piacerebbe venire in Francia per parlare davanti ad un pubblico del vocabolario irrazionale impiegato dalla classe cattedratica americana quando si tratta della questione dell’Olocausto. Ho tenuto una conferenza su questo a Teheran nel 2006.
Non ho avuto bisogno del sostegno di RSF in Iran ma ne avrò bisogno nel paese, dove fa base RSF- in Francia.
RSF è pronta a difendere pubblicamente il diritto che ho di esprimermi, il diritto dei Francesi e delle Francesi di ascoltarmi parlare, senza la minaccia di arresto, di processo e d’imprigionamento?
O RSF, in qualità di rappresentante di quelli che “credono a metà” all’Articolo 19 della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo - quelli che « credono a metà » essendo quelli che pensano che l’Articolo 19 abbia per fine di proteggere alcuni a discapito di altri - lascerà lo Stato francese mettermi in carcere? (2)
Non ho assolutamente bisogno di chiedere, non è vero?
Sinceramente vostro, ma con un sincero sentimento di delusione.
Bradley R Smith
Committee for Open Debate on the Holocaust
PO Box 439016
San Ysidro, CA 92143
U.S.A
Telephone: 209 682 5327
Email: [email protected]
Web: www.codoh.com
Nota Questa lettera sarà diffusa all’amministrazione e al personale della sede e dei diversi uffici dell’UNESCO. (Fonte originale)
Nota di Olodogma
1) Altri interventi di Bradley R Smith, presenti sul sito si trovano QUI-1 e QUI-2
2) Il riferimento è alla legge francese anti-revisionismo detta "Legge Fabius-Gayssot"
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Author(s): | Olodogma |
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Published: | 2013-09-27 |
First posted on CODOH: | Nov. 9, 2017, 8:33 a.m. |
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