Il circo dell'olocausto. L'ebrea bruck edith e il Kl Dachau : "tutto mi è apparso artefatto, falso" !

Published: 2014-11-08

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L'ebrea bruck edith, ex internata in Kl, commenta l'asportazione della scritta "Arbeith macht frei" dal cancello dell'ex Konzentrationslager Dachau, abbandonandosi a alcuni giudizi sulla falsificazione olocau$tica post bellica ad opera dei vincitori della seconda guerra mondiale, abbastanza rari da ascoltare. Commenteremo, in blue, passo passo...Olodogma

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Titti Marrone

«Non mi sorprende il furto della scritta Arbeit macht frei dal cancello d'ingresso di Dachau, così come non mi sorprende... l'ininterrotto riproporsi del negazionismo, i revisionismi di ogni tipo, il neonazismo reincarnato in nuove forme».

[OLODOGMA - Interessante che la bruck, dopo l'ovvio riferimento alla scritta del cancello di Dachau, ponga al primo posto delle sue osservazioni il "negazionismo" subito seguito dai "revisionismi" e dal "neonazismo"! Nell'indistinto minestrone chissà come ne saranno felici Paul Rassinier, socialista, resistente francese, internato nei Kl di Buchenwald e Dora; Roger Garaudì, comunista francese; David Cole, ebreo americano; Ditlieb Felderer, ebreo, testimone di Geova, svizzero residente in Svezia; Cesare Saletta, italiano, comunista bordighista... tutti calderonizzati coi neonazisti!]

(...) la scrittrice di origine ungherese autrice di libri come «Lettera alla madre» e «Quanta stella c'è nel cielo», intemata proprio a Dachau quando era una ragazzina di dodici anni...

[OLODOGMA - Qui sorge il primo problema tecnico! La favolistica olocau$tica spamma da almeno 69 anni che i Tedeschi gasassero, immediatamente al loro arrivo nei lager, gli ebrei internati sotto i 14-15 anni! Come mai fecero eccezione per l'ebrea bruck?]

Quella scritta, incisa nel cancello del primo campo di sterminio costruito dai nazisti già nel 1933, come appariva alla bambina che lei era allora? 

 

 

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[OLODOGMA - marrone titti mette subito in evidenza l'ignoranza su quanto affermato dal dott. Martin Broszat dell’Istituto di Storia contemporanea di Monaco (non proprio l'ultimo arrivato), che fece pubbicare dal giornale “Die Zeit”, sotto il titolo “Keine Vergasung in Dachau” (Nessuna gasazione a Dachau),  una lettera nella quale dichiarava:

Né a Dachau né a Bergen-Belsen né a Buchenwald sono stati gasati ebrei o altri detenuti. La camera a gas di Dachau non fu mai ultimata del tutto e non entrò mai «in funzione»

(Die Zeit, Nr. 34, Freitag, den 19. August 1960,p. 16.) (vedere QUI) Quindi lo sterminio istituzionale a Dachau NON avvenne! Quindi quel titolo di campo di sterminio non è supportato, neppure, dalla storiografia olocau$to-sterminazionista standard che definisce "campi di sterminio": Auschwitz-Belzec-Chelmno-Sobibor-Treblinka-Majdanek! ...ma NON Dachau!]

Quali altre riflessioni le ha ispirato tornare in quel luogo, per lei d'indicibile dolore?

«Ci sono tornata ancora solo una volta, a fine anni Ottanta, e non ci andrò più... tutto mi è apparso artefatto, falso. Il campo originario era stato distrutto all'arrivo dei liberatori, quindi non era restato nulla della sua antica forma, né le baracche né le camere a gas, solo un vecchio crematorio nascosto dall'erba alta. Però mi fecero visitare le due docce e le baracche ricostruite per dare l'idea...Erano talmente fasulle... La sola cosa autentica ... sono state le raffiche di vento gelido che penetravano ovunque...».

 

[OLODOGMA - In questa risposta non viene definito a quale lager ci si stia riferendo in quanto la bruck dice di essere stata internata a Dachau e Bergen-Belsen. Per ovvie ragioni è da escludere si tratti di Bergen-Belsen perchè ..."a Bergen-Belsen non c'erano" camere a gas (conferma pezzetti marcello, minutaggio 16'12" del video) di conseguenza la distruzione del campo non può che essere riferita a Dachau. Qui spunta il  negazionismo  delle fonti olocau$tiche della bruck; fonti che ci hanno presentato in foto la "camera a gas di Dachau" ( tale foto + video furono esibiti come prova al

Membri del congresso USA dentro la "camera a gas" di Dachau, 3maggio1945. Click...
Membri del congresso USA dentro la "camera a gas" di Dachau, 3maggio1945. Click...
 

 

 

 

 

 

 

 

processo di Norimberga). Se si accetta l'esposizione della bruck ne deriva che la camera a gas esibita a Norimberga, ed oggi visitata da milioni di turisti, è una costruzione post bellica! Quindi un falso!  Questa esposizione fa il paio con quanto esposto tanti anni prima dallo storico Eric Conan che parlando del crematorio I di Auschwitz  con, da una parte, la stanza con i forni crematori e, dall’altra, la pretesa “camera a gas”, dovette scrivere:  "Tutto è

 

 

Le falsificazioni post belliche. Click...
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falso", riferendosi ai lavori, di trasformazione/falsificazione materiale eseguiti nel dopoguerra da polacchi e russi   (“Auschwitz: la memoria del male “ – L’Express, 19-25 Gennaio 1995, pag. 68). Da notare, inoltre, che l'ebrea bruck parla di "camere a gas", che lascia capire che esistessero altre "camere a gas" oltre quella MAI messa in funzione! Dov'erano queste fantomatiche altre camere?

Tombale la chiusura..."La sola cosa autentica...il vento gelido"!

Notevole che in questa intervista video del 2013 l'ebrea bruck (al minutaggio 11'58") riporti che un internato le aveva detto del "sapone" in cui sarebbe stata trasformata una sua  parente! La bruck riporta parole altrui...ma ciò che conta è che MILIONI di persone hanno sentito una ebrea sopravvissuta parlare di sapone fatto con ebrei come materia prima! Tale storia macabra è ufficialmente riconosciuta come diceriapropaganda nera... dallo yad vashem, il 24

 

Falso per eccellenza: URSS-393, prova Norimberga sapone da grasso umano.Click...
Falso per eccellenza: la "prova" URSS-393 a Norimberga, il sapone da grasso umano. Click...
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

aprile 1990, per bocca di Shmuel Kra­kov­ski! La notizia è arrivata anche in Italia , tanto che il 25 marzo 2005 Frediano Sessi scrive un arti­co­lo sul Corriere della sera "Storici ebrei: sapone con i deportati, leggenda nera – L’orrore dei lager alimen­tò anche dei miti. A Gerusalem­me si apre la polemica",ma ciò non conta! Evidentemente! Qui un articolo che tratta il tema.]

Sta dicendo che secondo lei quei campi oggi visitati da milioni di persone non servono a far vivere il ricordo di quello che è stato?

[OLODOGMA - Un classico olocaustico la vaga e vuota di contenuto affermazione "quello che è stato", senza precisare alcunchè, ! Cosa è stato? Chiediamo noi,  alla marrone, indicazioni, precisazioni , chiaramente in riferimento al "piano di sterminio" (di cui appena sotto parla la "testimone") in "camere a gas" pretesamente avvenuto e propagandato, su cosa è stato! La costruzione della frase è da manuale per due banali osservazioni:

1-il "ricordo" è possibile SOLO a chi ha vissuto un avvenimento ,

2- I "milioni di persone" possono avere ricordo SOLO di ciò che hanno visto/letto/ascoltato, per esempio che l'ebrea bruck edith ha affermato che a Dachau... "tutto mi è apparso artefatto, falso" (che, olocausticamente, non è un gran bel ricordo), ma MAI di un fatto che non hanno vissuto in prima persona!!!]

«Sto dicendo che, se consideriamo la disastrosa situazione internazionale, con il ritorno di vecchi fanatismi e il contrapporsi di fondamentalismi religiosi, dovremmo concludere che nulla serve più a nulla. Per me è diventato sempre più difficile rievocare la mia esperienza nei campi di sterminio... Mi sembra che la gente non abbia più alcuna voglia di sentire queste storie

[OLODOGMA - Il tempo non passa inutilmente e la seria ricerca storica è indipendente da quello che viene raccontato, basando la disciplina su documenti, reperti, prove di laboratorio, testimonianze verificate "sul campo" . Ora il massimo esperto olocaustico attuale , l'ebreo van pelt robert jan ha ammesso pubblicamente che …“ Del 99% di ciò che sappiamo non abbiamo effettivamente prove materiali a sostegno…..è diventato parte della nostra conoscenza ereditata “…(fonte) ! Quindi si avrebbe, il condizionale è d'obbligo, un miserabile 1% di prove ed un 99% di racconti! Racconti, EVDENTEMENTE, non supportati da alcuna prova! Quindi sembra logico e normale che i fantastici racconti olocau$tici debbano essere visti con scarsa attenzione, se non diffidenza e che ci sia sempre più gente che..."non abbia più alcuna voglia di sentire queste storie"... Normale che sempre più gente diffidi di chi  "vende" ancora nel 2013 le "storie" del "sapone fatto con gli ebrei" o nel 2014 degli ebrei bolliti al vapore nelle "camere a vapore" del lager di Treblinka o delle camere omicide con una sostanza nera! ]

e sempre più buon gioco abbia chi invece mette in dubbio il piano di sterminio del popolo ebraico».

[OLODOGMA - Torna a galla il fantomatico piano di sterminio del popolo ebraico! Il tempo  sembra non passare per certuni, gli olo-propagandisti più scaltri evitano accuratamente di usare la dizione "piano di sterminio", ben sapendo di non avere alcuna documentazione a supporto dell'esistenza di tale misterioso "piano di sterminio"! Ci vediamo obbligati a riportare quanto scritto dall’ebreo hilberg raul, papa dell’olocau$tianesimo, la cui opera “La distruzione degli ebrei d’Europa” è da oltre 50 anni bibbia olocau$tica e punto di riferimento di generazioni di storici olocau$tici standard...

« Ma ciò che cominciò nel 1941 non era nessun tentativo di genocidio, pianificato in anticipo e organizzato da un ufficio centrale . Non c’è stato nessun piano e nessun bilancio per questi provvedimenti di genocidio…Ciò accadde perciò non certamente eseguendo un piano ma per un’incredibile coincidenza d’intenzioni, una concordante LETTURA NEI PENSIERI A L T R U I d’una burocrazia [tedesca] di ben grande portata.» (1)]

Sta dicendo che a settant'anni dalla liberazione di Auschwitz ritiene inutile anche la testimonianza?

 

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L'arrivo dei Russi il 27 gennaio, levi primo. Click...
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

[OLODOGMA - Un ulteriore esempio di mala informazione personale! Ignoranza dei fatti reali accaduti. Volendo essere magnanimi. Auschwitz NON venne mai liberato da chicchessia! La “liberazione di Auschwitz” è un FALSO storico! Pura propaganda sovietica condivisa dall'interessata pubblicistica democratica  resistenzial-olocau$tica postbellica dei vari regimi sorti nel post '45!

Qui è importante chiarire che NON potè avvenire alcuna liberazione di Auschwitz per il semplice fatto che i Tedeschi avevano evacuato il capo nella notte tra il 17 ed il 18 gennaio ed i Russi arrivarono ad Auschwitz solo nella tarda mattinata del 27 gennaio, come conferma l'ebreo internato levi primo nel suo libro! Quindi, secondo la normale logica goyim, come si può liberare un luogo se questo non è occupato? Detto diversamente : liberare da chi o cosa? Il campo era libero dalle guardie  da almeno 9 giorni ! Ma ciò, il “mito della liberazione”, rientra nella fabulazione/falsificazione scolastica di stato e nella olo-mitologia di stampo biblico, una liturgia ben collaudata! Vedere l’articolo in merito QUI ]

«Sto dicendo che gli orrori compiuti settant'anni fa non suonano come lezione per i giovani. Spesso sento dei ragazzi che parlano della Shoah e dicono forse è tutto inventato, forse non è andata così, ho scaricato da internet altre ricostruzioni, ci sono siti dove si raccontano altre storie.

[OLODOGMA - La bruck qui rivela il vero dramma di  molti fabulatori professionisti (dei "4.000.000" di assassinati ad Auschwitz, del "sapone fatto con gli ebrei", delle "camere a vapor" acqueo di Treblinka, della "sostanza nera" omicida a Sobibor, del "martello" omicida, delle "camere elettriche" di Belzec. etc...) ovvero che il sistema di informazione standard: scuola-giornali-tv-cinema che ha permesso di rimbambire per oltre 50 anni, in regime di assoluto monopolio, intere generazioni di bambini ed adulti, ha visto sorgere un nuovo mezzo, libero da condizionamenti della "classe intellettuale", che si chiama INTERNET ! Lui è il vero nemico dei falsari olocau$tici, sedicenti testimoni oculari di gasazioni/camere a gas o storici professionisti standard, che siano!

Chiunque, tramite internet, può rendere di  dominio pubblico verità, punti di vista, risultati di indagini storiografiche indipendenti, liberi dal condizionamento standard dei proprietari materiali o ideologici di TV-giornali-case editrici-cinema e dalla falsificazione dei professionisti della Storia!

La "voce" dei rinomati professori di università è IN ASSOLUTO equivalente a quella di un Olodogma qualsiasi! Il mondo, ormai per loro, è in line...non più in staff

 

Una parte degli studi di Carlo Mattogno. Click...
Una parte degli studi di Carlo Mattogno. Click...
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Un esempio di opera revisionista. Click...
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Il guaio, ancor più grande, è che quello che viene scritto e documentato da seri ricercatori storici revisionisti sul cosiddetto olocausto ebraico non è smentibile dalla documentazione esistente e ad essi si contrappone solo l'anti-nazzzismo, l'interessata diffusione della paura del "dilagante antisemitismo",  il "mai più" (non si sa cosa), le lacrime di questo o quell'altro, le orrorifiche immagini miliardescamente abusate, le trite e ri-trite indagini sugli intenti reconditi, o meno, dei "negazionisti", ma MAI che si tenti, azzardi, il contrasto NEL MERITO la ricerca revisionista. MAI!...tanto che viene naturale chiedere-chiedersi: ma...non c'erano tonnellate di documenti a sostegno della favola delle camere a gas? ]

Allora mi cascano le braccia.

Però, se si ha la forza di continuare a raccontare, confutando quelle interpretazioni, ti accorgi che ci sono anche giovani che ti stanno a sentire, hanno voglia di capire e d'indignarsi.

[OLODOGMA - Dice bene l'ebrea bruck..."confutando quelle interpretazioni"... e qui emerge un altro fondamentale dramma, olodramma,... chi esegue queste confutazioni? Con quali mezzi documentali? Il dramma è antico e irrisolto e lo proviamo riportando un testo di 18 anni fa dello storico sterminazionista Baynac..."

“Si potrebbero moltiplicare le citazioni di storici, ma a che pro? Tutte dicono: non disponiamo degli elementi indispensabili per una pratica normale del metodo storico.

“Infine — e questa è la cosa più penosa da dire e da ascoltare, quando si sappia quale dolore e quale sofferenza sono cosi non negate, ma sospese — dal punto di vista scientifico non esiste testimonianza accettabile come prova indiscutibile. Non è una questione di legittimità o di credibilità. Dipende dalla natura stessa della testimonianza, natura di cui lo storico non può non tener conto senza negare la metodologia della sua disciplina. La vera trappola tesa dai negazionisti è qui in questo dilemma davanti al quale hanno spinto a porsi gli storici. Volendo contraddirli sul terreno scientifco, li si induce a gridare: “Storici, i vostri documenti!” — e bisogna stare zitti per mancanza di documenti.

Ma volendo opporsi ad essi adducendo delle testimonianze, li si sente sogghignare: “Niente documenti? Niente fatti. Voi fate della fiction, del mito, del sacro”..."“Allora, che fare? Mobilitare ancora e sempre le pesanti divisioni mediatiche? I risultati si sono visti"..."bisogna scegliere tra due mali.

O si abbandona il primato dell’archivio a favore della testimonianza, e, in questo caso, bisogna squaliftcare la storia in quanto scienza per riqualificarla immediatamente in quanto arte.

Oppure si mantiene il primato dell’archivio e, in questo caso, bisogna riconoscere che la mancanza di tracce [le manque de traces] comporta l’incapacità di stabilire direttamente la realtà dell’esistenza delle camere a gas omicide.(2)

Dal 1996 NULLA è cambiato! Tutto si regge ancora sui racconti strappalacrime e sulle emozioni  generate, su menti comuni di ingenui goyim, di sedicenti testimoni oculari ! Anzi! La ricerca revisionista, italiana per esempio, ha prodotto tali studi approfonditi che nessun professore o direttore di museo dell'olocau$to/$hoah ha osato il solo additarli per titolo! Nulla, il silenzio eloquente più ferreo!

Quindi l'illusione di confutare i "negazionisti" resta un pio desiderio, una speranza, ben consci che "chi vive sperando muore ..."! ]

Credo che bisogna puntare su loro anche se sono pochi, ricominciare da loro e, per chi se la sente, non smettere di confutare i negazionismi. Poi capitano cose come il furto di quella scritta, commesso chissà da chi, forse addirittura commissionato, perché ci sono macabri collezionisti di oggetti provenienti dai campi. Questo avviene oggi in Europa, in quest'Europa che doveva essere l'antidoto alla tragedie totalitarie e invece si rivela così fragile.

[OLODOGMA - Giustissima osservazione! Nel senso che la base ideologica di questa europa è il tribunale di Norimberga, della responsabilità tedesca nell'eccidio di Katyn, la fabulazione dei "4.000.000" di assassinati ad Auschwitz, del "sapone fatto con gli ebrei", delle "camere a vapor" acqueo di Treblinka, della "sostanza nera" omicida a Sobibor, del "martello" omicida, delle "camere elettriche" di Belzec. etc... TUTTE  "verità" basi di questa europa, e TUTTE "verità" DIMOSTRATE FALSE! ]

Per non dire... della situazione in Israele, che mi dà un'angoscia indicibile

[OLODOGMA - Non poteva mancare! Mai sfiorata dalla banale considerazione, di uno stolto goy, che il ghetto incistato in Palestina, detto "israele", è basato su terra altrui? Rubata ai legittimi proprietari!Non è sufficiente?

Che stupidi biondi con occhi azzurri goyim che siamo! Non teniamo mai a mente che...""Per gli ebrei non valgono MAI le cose che valgono per gli esseri umani"! (Fonte "barbara") ].

Non so se ho ancora la forza di testimoniare, di fronte a tutto ciò in me prevale il silenzio. Non ho più parole».

(Fonte http://80.241.231.25/ucei/Viewer.aspx?Date=Today&ID=2014110328746262)

Note

1) Sulle idiote dispute ( o seghe mentali vere e proprie, o semplici scuse, o miseri espedienti,  per galleggiare nello sterco del girone sterminazionista )  funzionaliste vs intenzionaliste consigliamo la lettura dell’ottimo lavoro di Carlo Mattogno “Raul Hilberg e i «centri di sterminio» nazionalsocialisti. Fonti e metodologia“, più precisamente il capitolo V “Hilberg e le conoscenze della storiografia olocaustica, sul Führerbefehl all’inizio degli anni Ottanta. Bilancio di due convegni storici” ed “Hilberg al convegno di Parigi” quindi “Il congresso di Stoccarda” , per consultare il testo CLICCARE QUI.

2) Il testo completo si trova QUI.

 

 


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First posted on CODOH: Sept. 13, 2018, 11:04 a.m.
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