Jacques Vecker scrive all'ebreo,israeliano,pacifista e antisionista Michel Warschawski
Riceviamo, traduciamo e pubblichiamo:
Il 7 luglio, il nostro amico Jacques Vecker (87 anni, in origine ebreo tedesco. Ha scritto, sotto lo pseudonimo di Isaac Adolphe Schlingelstein) scriveva la seguente lettera aperta al giornalista israeliano pacifista e antisionista Michel Warschawski:
Caro Michel Warschawski,
Nella sua lettera a Richard Prasquier “Vergognati…”, lei evoca la “barbarie nazista”, a proposito di barbarie, mi preoccuperei piuttosto del comportamento degli “alleati” durante la seconda guerra mondiale. Si potrebbe citare anche la dichiarazione di guerra contro la Germania da parte di Francia e Inghilterra …
Dov’è il barbaro aggressore?
Ah!
Com’è utile il nazismo, per svincolarsi, per designare un capro espiatorio, o distogliere l’attenzione dalle proprie turpitudini!
La “reductio ad hitlerum” mette fine al discorso.
Un uomo politico francese osò affermare che l’Occupazione non fu cosi inumana. Se agli atti terroristici non fosse stata affibbiata l’etichetta di Resistenza, le deportazioni, gradita alternativa, al plotone di esecuzione, non sarebbero state quello che furono. Per quanto riguarda gli Ebrei, a parte il fatto che i tre quarti di loro non furono arrestati, si dimentica volentieri che dichiararono guerra alla Germania dopo la salita al potere di Hitler, mentre Lloyd Georg stesso, il nemico della vigilia, elogiava il regime nazionalsocialista.
- L'ebreo warschawski michael, attivista israeliano anti-sionista, ha guidato la Marxist Revolutionary Communist League
Seguì una guerra totale, durante la quale il popolo tedesco lottò per la sua sopravvivenza. Fu trattato nel modo più ignobile possibile, a dispetto delle leggi di guerra. Alla fine dei combattimenti, l’astio dei vincitori si manifestò ad un tale livello che può essere qualificato come barbaro, moltiplicando le umiliazioni, gli stupri, i massacri, i saccheggi, trattamenti disumani, tribunali d’inquisizione. Oggi questa grande nazione non ha ancora recuperato la sua reale indipendenza e il diritto di affacciarsi sulla realtà del suo passato.
Avete un bel dire nel parlare di “barbarie nazista” quando sempre più alte sono le voci, il tempo e gli archivi liberano le menti per ricordare che le truppe tedesche furono probabilmente le più corrette durante il conflitto.
Sembra inoltre che oggi il programma del partito nazionalsocialista sia il più adatto per risolvere la crisi che ci attanaglia… Evocare la « barbarie nazista » quindi non sembra veramente più di moda.
L’uomo di pace e di comprensione che lei è dovrebbe agire con lo stesso ardore che mette nel difendere i Palestinesi, anche nella riabilitazione della Germania e nello studio oggettivo degli eventi della seconda guerra mondiale.
Cordialità
Jacques Vecker, "Libre expression", Château de Vaugran, 30480 St Paul la Coste.
***
Il nostro amico ha ricevuto la seguente costruttiva risposta, datata 10 luglio:
“Il Centro d’Informazione Alternativa mi ha girato la sua lettera.
Non ho l’abitudine di rispondere né di polemizzare a tali “posizioni”. Le chiedo di non contattarmi più.
Michel Warschawski “
Traduzione a cura di GV per Olodogma
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Author(s): | Olodogma |
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Published: | 2013-07-25 |
First posted on CODOH: | Sept. 22, 2017, 5:07 p.m. |
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