Legge anti revisionismo in Russia, progetto shpigel boris, ebreo del congresso mondiale della comunità ebraica
L'Au$chwitz SpA della i$arel-lobby metastatizza anche la Russia
porterà in tribunale speciale, per negazionismo, anche Michail Sergeevič Gorbačëv, Михаил Сергеевич Горбачёв?
- shpigel boris,Шпигель Борис Исаакович
Il Il progetto russo di legge antirevisionista procede nel suo cammino. Il progetto, ricordiamolo, è opera del Sig. shpigel boris, Шпигель Борис Исаакович,che è stato, nel 2007, president of the World Congress of Russian Jewry, presidente del congresso mondiale della comunità ebraica di Russia.
Ecco cosa si legge oggi 24 giugno sul sito di Ria Novosti: http://fr.ria.ru/presse_russe/20130624/198612167.html
Russia: il negazionismo potrà essere punito con 5 anni di prigione.
Mosca – Lunedì il quotidiano Izvestia scrive che la deputata russa Irina Iarovaïa e i suoi collaboratori del Fronte popolare hanno sottoposto un nuovo articolo al Codice penale, che fissa una multa o una pena di detenzione per la negazione o la legittimazione dei crimini nazisti, oltre a punire chi nega la legittimità degli atti della coalizione anti- hitleriana.
Questi emendamenti riguarderanno gli articoli del Codice penale che riguardano « I crimini contro la pace e la sicurezza dell’umanità .» Il nuovo articolo sotto il numero 354.1, s’intitolerà « La riabilitazione del nazismo ».
L’iniziativa legislativa prevede una multa che va sino a 300.000 rubli (7 500 euro) o, una pena massima di 3 anni di prigione per ogni negazione delle attività delle armate della coalizione anti-hitleriana, atte a mantenere la pace internazionale. Stessa pena per la diffusione di false informazioni sulla loro attività.
Tuttavia, se le false informazioni fossero diffuse da un individuo che abusa delle sue funzioni o si serve dei media, la legge prevede una sanzione più pesante. La multa potrebbe arrivare sino a 500 000 rubli (circa 12 500 euro), o una detenzione di 5 anni, con interdizione dai pubblici uffici per una durata massima di tre anni.
Per Irina Iarovaïa (foto), presidente del comitato anticorruzione alla Duma (camera bassa del parlamento), il processo di Norimberga dà, non solo un riconoscimento storico dei fatti della Seconda Guerra mondiale, ma anche una definizione molto chiara di chi ha commesso i crimini contro la pace e l’umanità (1).
“ L’Unione sovietica e gli altri paesi della coalizione anti-hitleriana hanno lottato contro il fascismo e ogni tentativo d’interpretare diversamente il ruolo e l’importanza del’armata sovietica durante la Seconda guerra mondiale, si oppone a fatti storici oggettivi, come anche alla giurisprudenza internazionale ”, spiega la deputata.
La nota che accompagna il progetto di legge spiega che la dichiarazione di Berlino sulla sconfitta della Germania del 2 agosto del 1945 include una lista di paesi della coalizione anti-hitleriana e degli Stati che erano al fianco dell’aggressore. Questo documento conferma ugualmente la difesa, da parte degli alleati, dei principi di mantenimento della pace e della sicurezza internazionale.
L’articolo 107 della Carta delle Nazioni Unite stipula che ogni revisione delle decisioni del tribunale internazionale sotto forma di approvazione della politica aggressiva del nazismo e ogni negazione dei crimini del nazismo sui territori occupati è un crimine internazionale.
Irina Iarovaïa dichiara che: " Durante la Seconda guerra mondiale, l’Unione Sovietica ricopriva una mansione protettrice e tutte le azioni delle truppe sovietiche erano liberatrici. L’URSS conduceva un’operazione di pace ”
La deputata sottolinea che altri paesi applicano da molto tempo la legge che protegge la verità storica dal punto di vista del processo di Norimberga (2).
L’esperto militare Igor Korotchenko, membro del consiglio degli esperti presso il Ministero della Difesa russa, è persuaso che questo progetto di legge abbia un senso.
« Si assiste a una lenta revisione dei risultati del processo di Norimberga e allo sviluppo dei movimenti neonazisti in molti stati europei, soprattutto nei paesi baltici. In Russia si attaccano i risultati della Grande guerra patriottica. Quest’attività deve essere impedita, anche con mezzi giuridici », dichiara Korotchenko.
E continua sottolineando:
“Si cerca di mettere sulla stessa linea la Germania hitleriana e l’Unione sovietica, questo non può continuare”,
- Moldova, 2012, menorah rimossa
prosegue l’esperto.
“ L’Unione sovietica ha portato la fiaccola della liberazione, mentre i fascisti costruivano campi di sterminio e giustiziavano i civili sui territori occupati in modo massiccio. Bisogna fare di tutto perché i risultati della partecipazione dell’URSS alla Seconda Guerra mondiale siano riconosciuti dalla maggior parte dei Russi e dei cittadini di altri paesi ”.
Il politologo Igor Iourguens pensa che queste iniziative dovrebbero essere discusse in seno al Fronte Popolare prima di essere adottate. Ha, infatti, dichiarato: “ Questa iniziativa deve essere oggetto di un grande dibattito pubblico per avere un senso sufficiente, altrimenti potrebbe sembrare superflua.”
Irina Iarovaïa dice di aver suggerito lo stesso progetto di legge alcuni anni prima, e che lo stesso era stato sostenuto dalla Corte suprema ma non era stato esaminato dalla Duma. Oggi il progetto è più preciso.
Traduzione a cura di GV per Olodogma
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Note:
- Documento 008-USSR, 4.000.000, detto Lysenko, Tribunale di Norimberga, Blue Series Vol.39, pag.241-246
1)
Tale saccente irina deve spiegare, allora, perchè Gorbaciov ha ammesso la responsabilità dei comunisti sovietici nella strage di Katyn, che i suoi avi comunisti avevano attribuito ai Tedeschi! (A tale proposito si legga: http://olo-truffa.myblog.it/archive/2012/09/12/la-menzogna-e-falsificazione-come-prassi-lieberale-e-comunis.html ) Tale irina porterà in tribunale speciale, per negazionismo, anche Michail Sergeevič Gorbačëv, Михаил Сергеевич Горбачёв?)
Deve, pure, spiegare la "verità storica", di cui ciancia, sulle "perizie" sovietiche sul numero dei morti nel lager di Auschwitz (Documento "Lysenko", USSR-008) dove i comunisti russi e polacchi "accertarono" 5.121.000 ebrei assassinati ad Auschwitz, poi ridotti in base ai "coefficienti correttivi" a 4.000.000 ed accetate come "prova" dal Tribunale di Norimberga tanto caro a tale irina! Numeri ufficialmente FALSI! Infatti il numero di internati TOTALI in quel Kl fu di 1.300.000, dato ufficiale!
Deve, pure, spiegare perchè la comunista URSS non fu sul banco degli imputati come iniziatrice delle "guerre di aggressione" e "crimini contro la pace e l’umanità" verso la Polonia e Finlandia! Negare queste evidenze è negazionismo di crimini di guerra ( che tale irina vuole perseguire) ACCERTATI ufficialmente!
- Le due targhe, falsificanti, di Auschwitz. Cliccare per ingrandire
2) Tale soggetto NON SA di cosa sta parlando! Non sa in quale ginepraio si stia cacciando, di quanti pesci in faccia le stiano arrivando! Ben vengano sul muso dell'arrogante. Tale irina cita il "Tribunale di Norimberga".Le segnaliamo che tale "tribunale"..."sancì la favola sovietica dei 4 milioni; dopo il crollo dell’Unione Sovietica, il Museo di Auschwitz lo ridimensionò a 1.100.000, ma stranamente sulle targhe marmoree che prima recavano la cifra dei 4 milioni fu poi iscritta quella di un milione e mezzo.
Qual è allora la cifra “innegabile”?
Un milione e cento mila?
Oppure un milione e mezzo?
In entrambi i casi sarebbero fuori legge sia Jean-Claude Pressac, che dichiarò da 611.000 a 711.000 vittime, sia Fritjof Meyer, all’epoca caporedattore di Der Spiegel (Amburgo), che parlò di 510.000.
E che dire dell’attività degli Einsatzgruppen?
A questo riguardo il revisionismo contesta:
1) che gli Einsatzgruppen avessero l’ordine di sterminare gli Ebrei in quanto Ebrei;
2) l’entità delle fucilazioni realmente effettuate.
Nessuno dei due punti può essere storicamente “innegabile”.
Al congresso di Stoccarda (3 a 5 maggio 1984) Helmut Krausnick si occupò in modo specifico «delle testimonianze e degli indizi esistenti circa l’eventuale impartizione di un ordine di fucilazione degli Ebrei». Su questo tema egli dichiarò:
«Riguardo alle questioni relative a quando, dove, da chi e per quale cerchia di persone un tale ordine fosse stato trasmesso agli Einsatzgruppen, le deposizioni rese dopo la guerra non concordano – o non concordano più».
Indi aggiunse che
«più importante della questione di chi abbia trasmesso l’ordine di uccisione, è indubbiamente quella di sapere se e quando sia stato impartito, e a quale cerchia di persone».
Se, da chi, quando, a chi!
La storiografia olocaustica al riguardo brancola nel buio totale.
Per quanto riguarda la cifra delle vittime, nel libro edito da W. Benz Dimensione del genocidio appare una statistica comparata dei dati di G. Wellers, di G. Reitlinger, di R. Hilberg e dell’Enciclopedia dell’Olocausto. Riguardo all’Unione Sovietica (attività degli Einsatzgruppen) in essa figura una cifra minima di 750.000 (G. Reitlinger) e una cifra massima di 2.100.000 (W. Benz).
La “negazione” di quale cifra costituirebbe allora reato? ...
Consigliamo a tale irina e all'altro orfano bolscevico la lettura dell'articolo di Carlo Mattogno e quest'altro dove è ben spiegata l'idiozia "storica" di tali leggi ! Forse capiranno. Qui, purtroppo per loro, non è questione di capire, bensì di sopravvivenza dei regimi di occupazione straniera e delle comunità che si sono rese attrici principali della falsificazione e sfruttamento delle menzogne! Nulla, neppure l'evidenza, può modificare lo statu-quo... "mors tua, vita mea"...e lo applicano!
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Author(s): | Olodogma |
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Published: | 2013-06-30 |
First posted on CODOH: | Sept. 5, 2017, 3:17 p.m. |
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