Lo SS-Hauptsturmführer Amon Göth,Jennifer Teege, la menzogna e «Schindler’s List»

Published: 2013-09-22

 Sul palcOscenico $terminazionista arrivano le 2^,3^,4^ generazioni del "clown del circo dell'o£ocau$to"(copyright dell'ebreo finkelstein) ebraico!

Finkelstein industria dell olocausto

La poderosa armata dell'industria dell'olocau$to è stata sconfitta da 4 gatti revisionisti che le hanno inflitto sconfitte memorabili e si chiede..."Si può raddrizzare il timone?" ..."E’ troppo tardi"...la versione standard dell'olocau$to..."è condannata"..."alle immondizie della Storia" (citazioni da Pressac), mestamente il massimo esperto mondiale di parte sterminazionista, l'ebreo van pelt robert jan, lapidarieggia..."… “ Del 99% di ciò che sappiamo non abbiamo effettivamente prove materiali a sostegno…..è diventato parte della nostra conoscenza ereditata “…! (fonte)

Che fare?...Come mantenere potere ed introiti?... 
Elementare! 
Buttarla sulle storie strappalacrime, dove non sia possibile la verifica tecnica di quanto affermato, vista la penosa esperienza della demolizione delle "testimonianze oculari" operata dal revisionismo storico a più riprese!...ed ecco apparire sui palcOsceni Sterminazionisti le terze e quarte generazioni di "testimonianze"...I "nipoti"!... $hoah must go on!

________________________La notizia_______________________

Germania: scopre a 38 anni di essere la nipote di Goth, SS comandante di un campo di sterminio (1)
La donna, Jennifer Teege, figlia di un nigeriano, era stata lasciata dalla madre ad un orfanatrofio

Amon Göth,nipote,jennifer teege

(...) " A 38 anni, la tedesca Jennifer Teege scopre per caso chi è realmente: la nipote di un assassino di massa. Suo nonno era Amon Göth, uno degli efferati delfini di Hitler, fra i principali responsabili dell'Olocausto. La donna, figlia di una tedesca e di un nigeriano...IL MACELLAIO DI PLASZÓW - Il personaggio dello spietato gerarca nazista – dal 1943 comandante SS del campo di concentramento di Plaszów a Cracovia - è diventato celebre nel 1993 col monumentale film di Spielberg, «Schindler’s List», nel quale ha il volto di Ralph Fiennes. Indelebile nella memoria resta la terribile scena in cui Göth spara sugli ebrei del lager con un fucile di precisione dal terrazzo della sua villa"..."Sfogliando il libro riconosce la madre Monika (2), figlia di Amon Göth, il responsabile della morte di migliaia di persone. Per Jennifer, cresciuta in un orfanotrofio e poi in una famiglia adottiva"... Jennifer Teege ha scritto un libro: «Amon. Mio nonno mi avrebbe sparato»... Si affida a psicologi"(...)  (Fonte: http://www.corriere.it/esteri/13_settembre_20/nipote-amon-goth-hitler_ad7a7b5c-21e0-11e3-ab6f-bfdc65ad0b93.shtml)

Note di Olodogma

1) Il titolo non è sterminazionisticamente corretto, addirittura negazionista della "verità" stabilita per legge e tutelata con la minaccia di 3 + 3 anni di galera per i non olocreduloni "negazionisti" grazie alla legge Mancino e suoi applicatori. Dicevamo titolo negazionista perchè per accettata e sacra  definizione sterminazionista i "campi di sterminio" sono "solo" 6, per l'esattezza quelli di ...Auschwitz, Belzec, Chelmno, Lublino-Majdanek, Sobibor, Treblinka. Quindi Plaszów e TUTTI gli altri, sono normali campi di concentramento. Certo che la classica definizione "di sterminio" ha potere più persuasivo, evocativo, commovente, con potere lacrimante superiore, degno dell'alcool allilico!

2)..."vive (la figlia di Amon Göth) con il secondo marito...e il figlio di nove anni della figlia di prime nozze (Jennifer Teege?), che non poteva tenerlo perché drogata...(http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/associata/2010/01/25/visualizza_new.html_1677491189.html)

La notizia è di nessun valore storico, la usiamo come spunto per alcune precisazioni politicamente scorrette come nostro costume.

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martedì 20 marzo 2012
Walendy, Ball, Mattogno (e Carancini) contro Schindler's List

swindler

A proposito del celeberrimo film di Steven Spielberg Schindler’s List[1], mi sembra che valga la pena di tradurre le osservazioni[2] fatte a suo tempo dal revisionista tedesco Udo Walendy:

“Lungometraggi come Holocaust, Shoah, e Schindler’s List, appartengono ad una categoria totalmente differente. Naturalmente, non hanno alcun valore documentario, ma il loro impatto psicologico sulle masse è enorme e potente. Anche se il giudizio degli storici dell’establishment sul film Holocaust – vale a dire che da un punto di vista fattuale è insostenibile – si applica egualmente agli altri film, questi vengono nondimeno accolti calorosamente per l’effetto favorevole che esercitano sul “governo dell’istruzione pubblica e dell’opinione”! Sarà sufficiente un esempio a mostrare il carattere storicamente inaccettabile di tali film.
 “L’illustrazione 19 mostra una scena tratta da Schindler’s List in cui Göth, il Comandante del campo, posizionato sul balcone della propria casa, spara a casaccio contro i detenuti del campo di Plaszow. Le foto aeree dell’epoca, tuttavia, rivelano che la casa del Comandante era ubicata ai piedi di una collina, mentre il campo era in realtà sulla cima della detta collina (illustrazione 21). La scena mostrata nel film, che avrebbe richiesto una configurazione della casa e del campo come quella mostrata nell’illustrazione 20, era perciò impossibile, se non altro per ragioni geografiche. E questa non è certamente la sola falsificazione di Steven Spielberg.

Illustrazione 19 del testo di Walendy

 
Illustrazione 19 del testo di Walendy

“Schindler’s List, che è basato su un romanzo che si rifà ad eventi storici, è stato deliberatamente filmato in bianco e nero e con riprese instabili per indurre nel pubblico la falsa impressione che il film sia un documentario; i finanziatori del film hanno liberamente ammesso tutto ciò. Questo mostra chiaramente le intenzioni degli autori e di coloro che portano classi scolastiche e persino intere scuole a vedere

 
 
Illustrazioni 21 del testo di Walendy (il disegno è di John Ball)
Illustrazione 21 del testo di Walendy ( disegno di John Ball)

questo film, e non solo in Germania e in Austria. Ciò che di questo film è particolarmente odioso è che ogni volta che dei soldati tedeschi o delle SS danno ordini, urlano, gridano e praticano ogni sorta di violenza, tutto ciò non viene espresso mediante la lingua inglese o mediante le altre lingue in cui il film è stato doppiato, ma in tedesco. In tal modo, tutto il mondo è indotto a percepire che quella tedesca è la lingua di crudeli subumani. E il pubblico tedesco è il solo a non notarlo, perché in Germania Schindler’s List è stato doppiato interamente in tedesco. In tal modo, ci si avvale di subdoli imbrogli psicologici per istigare i popoli del mondo contro i tedeschi, contro la loro lingua e la loro cultura, e i tedeschi non si rendono mai neppure conto di ciò che avviene.
“Oltre a ciò, Spielberg nasconde il fatto che il comandante del campo di Plaszow venne processato dalle SS (Affidavit SS-65 del giudice delle SS Konrad Morgen, IMT[3], vol. 42, p. 556):

“Atti criminali individuali – in questi casi aventi ampie implicazioni – includevano: l’assunzione, da parte di comandanti e dei loro sottoposti, di una licenza di uccidere, occultata mediante la falsificazione di certificati di morte.
Comportamenti arbitrari, imbrogli, punizioni corporali illegali, atti di brutalità e sadismo, liquidazione di complici non più utili, affarismo mediante ruberie e mercato nero.
Tutti questi reati vennero commessi, sia da prigionieri soltanto, che da personale delle SS, la maggior parte tuttavia [vennero commessi]in combutta tra personale delle SS con i kapo (guardie ebraiche dei campi di concentramento).
L’intervento della giurisdizione delle SS nei campi di concentramento cominciò con l’inizio delle mie indagini nel luglio 1943 e durò fino alla conclusione della guerra. Non sarebbe potuto cominciare prima , perché non vi erano sospetti a questo riguardo.
Ad essere arrestati furono i comandanti di Buchenwald, Lublino, Warschau, Herzogenbosch e Krakau-Plaszow”.

“Spielberg di certo voleva occultare queste indagini e queste punizioni dei perpetratori al suo pubblico di creduloni, poiché non era e non è interessato ad un film storicamente esatto, bensì a plasmare l’opinione pubblica in modo da farle accettare l’ideologia dell’Olocausto sostenuta dell’establishment. Il pubblico può essere credulone e stupido, ma Spielberg è un ingannatore e un negazionista della realtà storica”.

FINE DEL TESTO DI UDO WALENDY.

Disegno 1, pianta del campo di Plaszow (Ball)

 
Disegno 1, pianta del campo di Plaszow (Ball), click per ingrandire

Il revisionista canadese John Ball, da parte sua, ha realizzato due interessanti disegni, tratti dalle suddette foto aeree, anch’essi meritevoli di attenzione.
Il primo[4] è una pianta del campo di Plaszow, che Ball ha desunto dalle foto aeree del maggio 1944.
Il secondo[5] è un confronto tra la topografia del campo mostrata nel film di Spieberg e quella che risulta invece dalle foto aeree: corrisponde alle illustrazioni 20 e 21 dell'articolo di Walendy.
Traduco le didascalie delle due topografie.
Topografia n°1:
“Il campo nel film, ricostruito in base alle descrizioni dei presunti testimoni oculari, è cinto da un ripido colle in modo da non essere visibile dall’esterno, campo in cui i detenuti vengono colpiti dal Comandante Goeth dal balcone dirimpetto della propria casa, su una collina sopra le baracche”.

schindler list,disegno,casa comandanteNella prima topografia vi sono poi cinque frecce esplicative cui corrispondono altrettante diciture, che vado a tradurre , da sinistra a destra:
N°1: “Campo cinto dal pendio di un colle che impediva agli estranei di vedere i detenuti”.
N°2: “Le baracche per dormire dei detenuti”
N°3: “Rete metallica di recinzione e cancello”.
N°4: “Gradini che conducono alla cima del pendio”.
N°5: “Balcone prospiciente la casa del Comandante Goeth, da cui lo si vede sparare contro i detenuti che lavorano e che si rilassano vicino alle baracche, nel campo dei detenuti”. 
Topografia n°2:
“Le foto aeree del 1944 mostrano che il campo era visibile, attraverso la rete metallica, da tre 3 villaggi, e che Goeth non poteva sparare ai detenuti dal balcone della propria casa, poiché la casa era ubicata in fondo al pendio e lui non poteva vedere al di là del pendio, o vicino ad esso, nel campo dei detenuti”.
Nella seconda topografia vi sono inoltre sei frecce esplicative le cui diciture, da sinistra a destra, vado parimenti a tradurre.
N°1: “Balcone sul retro della casa del Comandante Goeth, da cui non poteva vedere o sparare nel campo dei detenuti (mappa # 15)”.
N°2: “Pendio”.
N°3: “Canile, (mappa # 16)”.
N°4: “Rete metallica che separava le guardie dal settore dei detenuti”.
N°5: “Il campo era ubicato vicino alla città di Cracovia, vicino ad una strada maestra, ed era visibile da centinaia di case dei 3 villaggi circostanti”.
N°6: “Le baracche per dormire dei detenuti”.

A questo punto, ho chiesto a Carlo Mattogno di commentare l’attendibilità della ricostruzione di Ball ed ecco la sua risposta:

Tre osservazioni su Schindler's List di Steven Spielberg

Non ho la voglia né la curiosità di visionare i polpettoni hollywoodiani sull'Olocausto. Vidi per caso Schindler's List anni fa e, tra le varie assurdità che presenta, due mi sono rimaste particolarmente impresse nella memoria.
Una riguarda il fatto che un comandate di un campo di concentramento potesse sparare impunemente a un detenuto come se fosse un piccione. Credenza infondata creata nell'immediato dopoguerra da una certa memorialistica vendicativa come parte del leggendario “sadismo” delle SS. Come ho documentato nello studio Auschwitz: assistenza sanitaria, “selezione” e “Sonderbehandlung” dei detenuti immatricolati (Effepi, Genova, 2010, p. 27), nella rete concentrazionaria, sulla  vita e sulla morte di qualunque detenuto, poteva decidere solo Hitler e “qualunque uccisione di un detenuto in un campo di concentramento richiede l'autorizzazione personale del Reichsführer-SS [Himmler]”.

documenti 1,2,3,4,5

Se Amon Goeth, il comandante del campo di Plaszow, si fosse comportato in tal modo, sarebbe  finito davanti a un Tribunale delle SS e probabilmente sarebbe stato fucilato come accadde al comandante di Buchenwald, Karl Otto Koch.
La seconda si riferisce alla scena del  mercanteggio di detenuti come si fosse trattato di patate tra, se ben ricordo, Rudolf Höss, comandante di Auschwitz, e Schindler. Se un comandante di campo di concentramento avesse agito così, sarebbe diventato  inevitabilmente un altro candidato per il Tribunale delle SS. Lo spostamento di ogni singolo detento da un campo ad un altro era infatti disposto dalla sezione DII-1 (Häftlingseinsatz /Impiego lavorativo dei detenuti) dell'SS-Wirtschafts-Verwaltungshauptamt. Il comandante del campo non poteva trasferire detenuti, tantomeno cederli o venderli a chiunque.
La scena del “tiro al detenuto” è la più plateale.  Nell'articolo che commento, John Ball dice che questa scena è topograficamente falsa, perché la casa del comandante di Plaszow si trovava alla base della collina sulla quale era insediato il campo. Egli si fonda sulla elaborazione di  una fotografia aerea del 3 maggio 1944 (documento 1) (http://www.air-photo.com/english/plaspic3.html) nella quale però la casa di Goeth non è identificabile, come non lo è nelle piante del campo disponibili. Si sa tuttavia che questa casa (documento 2) si trovava al numero 22 di Heltmana ulica (via Heltman) (http://www.krakow-poland.com/News/Amon-Goeth-S-Villa-For-Sale,hac), sicché non è difficile rintracciare la sua posizione con Google Earth. Il documento 3 mostra il punto in cui si trova (a destra, contraddistinta dalla scritta “Wiktora Heltmana, 22”); lo spazio aperto a sinistra è la collina in cui sorgeva il campo. La strada è a quota 216, la cima della collina, l' esagono al centro dell'immagine, in basso, si trova a 235 metri.
All'interno di questo esagono c'è un monumento (ben visibile nel documento 4) che fotografai nel 1997 (documento 5). La fotografia mostra la sommità della collina; a destra, visibilmente più in basso, c'è  via  Heltman, con la casa in cui abitò Goeth. L'analisi di Ball è dunque corretta.

Carlo Mattogno.

Fonte:

http://andreacarancini.blogspot.it/2012/03/walendy-ball-mattogno-e-carancini.html

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First posted on CODOH: Nov. 6, 2017, 8:23 a.m.
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