Nuova aggressione alla libertà di espressione, oggi "tocca" a Siegfried Verbeke, revisionista belga!

Published: 2016-01-15

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Premessa
In Belgio è in essere l'usuale pratica di aggressione e istigazione alla repressione "legale" praticata dagli shabbat goyim,גוי של שבת , locali della holocau$t-lobby contro la libertà di espressione, dei ricercatori-divulgatori revisionisti, motivata dal pregiudizio, vera assurdità/miserabile_espediente, che ..."contestare la Shoah, vuol dire essere antisemita e la legge deve punire gli antisemiti"...! A noi Goyim, comuni esseri umani, rimane misterioso il nesso tra ricerca-divulgazione storica e... gruppi linguistici! 

La notizia

<< Il revisionismo nelle Fiandre: Siegfried Verbeke

 

 

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L'intervista del filosofo di Gand, Etienne Vermeersch [Etienne Vermeersch (1934), è un filosofo belga, studioso di etica, filologia classica, professore emerito e vice-rettore onorario presso l'Università di Gand, Belgio.Ndolo], nel "De Zondag"... ha sollevato l’ira della comunità ebrea locale.
Sotto il titolo “Il Centro antirazzismo prende misure contro il negazionismo del giornale 'De Morgen'", il sito Joodsactueel (Notizie ebree) se la prende, il 13 gennaio, con il quotidiano olandese "De Morgen" che, attraverso il suo giornalista Douglas De Coninck, è andato ad intervistare il 9 gennaio il nostro coraggioso e efficace editore revisionista fiammingo Siegfried Verbeke. Quest’ultimo gli ha confermato il suo revisionismo e assiicurato che

erano esistite centinaia di camere a gas di disinfezione ma che servivano unicamente per disinfettare i vestiti” ma che non erano mai esistite camere a gas per uccidere persone".

Il portavoce del centro Interfederale per le pari opportunità e di lotta contro il razzismo ha

 

 

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Immagine-2, FT. Etienne Vermeersch. Click...
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

reclamato l’apertura di un’inchiesta contro il Sig. Verbeke e intende, anche, denunciare il giornale "De Morgen" per "incitazione al crimine".
Ricordiamo, per memoria, che il Belgio dispone, anch’esso della legge antirevisionista dal 23 marzo 1995.
E il giornale aggiunge che alcuni lettori ebrei trovano anche che il "De Morgensi è spinto troppo oltre e dovrebbe essere inquisito dal Consiglio per il giornalismo incaricato di controllare l’etica e la deontologia della stampa:

"Nemmeno negli Stati Uniti dove il negazionismo non rischia condanne penali, la grande stampa si è spinta cosi lontano".>> (1)(2)

P.S.
L'editore e revisionista  Siegfried Verbeke già conosce il "canovaccio" della pratica repressiva dei regimi sterminazionisti, almeno fin dal 1993; citiamo il Dott. Gianantonio Valli...

<<Un anno [1993,ndolo] dopo  [la Fondazio­ne Anne Frank di Amster­dam, ndolo] si rivolge alla magistratura chie­dendo di sequestrare lo studio del professor Fau­ris­son e del belga Sieg­fried Verbeke (questi, in quanto editore in fiammingo-olandese, nel 1991, dell’o­pera uscita per la prima volta in francese nel 1978) Het «Dagboek» van Anne Frank: een kritische benadering “Il diario di Anna Frank: un ap­proccio cri­tico”, e invocando fulmini contro l’au­to­re e l’editore in quanto esso costituisce una «pubblicità negativa» con pesanti conseguen­ze finanziarie sulle bene­me­rite attività della stessa Fondazione (nulla di strano, del resto, ed anzi del tutto naturale, in quanto demolisce l’auten­ti­cità dei fatti narrati «da Anna», indicando nel padre il suo primo e­stensore).

Nella sentenza del 9 dicembre 1998, il tribunale di Amster­dam, non mancando di sottolineare «la funzione simbolica che si è acquistata Anna Frank», dichiara che è impossibile dubitare dell’autenticità dell’Operetta, che gli imputati, citando per esteso numerosi passi, hanno violato i diritti d’autore (sic!) e che «nei confronti delle vittime dell’Olocausto e dei loro parenti sopravvis­suti, le affermazioni [di Verbeke e Fauris­son] sono lesive e inutilmente offensive. Inevitabilmen­te ne segue che provocano [nei sopravvissuti] turbamenti psichici ed emotivi». E quindi, altrettanto ine­vi­tabilmente è giusto che i critici paghino in solido le pesanti spese proces­suali (alla qual cosa collaborano la polizia francese e il ministro francese della Giustizia, recapitando a Faurisson sentenza e ingiunzioni) e che allo studio sia proibita, sotto pena di 25.000 fiorini per ogni esemplare trovato, la circolazione su suolo olandese.>> (3)

 Note
1) Fonte originale: http://joodsactueel.be/2016/01/13/antiracismecentrum-onderneemt-actie-tegen-negationist-in-krant-de-morgen/
2) Nostra fonte: BO5394140116. Traduzione a cura di Olodogma
3) Il testo completo è consultabile qui

 


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Author(s): Olodogma
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Published: 2016-01-15
First posted on CODOH: July 19, 2019, 12:44 p.m.
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