Olocau$to ebraico? Assurdo chiedere le prove! Parola di un Tribunale Federale svizzero!

Published: 2013-01-13

Pagine tratte dal testo di

Gianantonio Valli

LA RIVOLTA DELLA RAGIONE

Il revisionismo storico, strumento di verità

(pagg.219-220)

© 2010 effepi, via Balbi Piovera, 7 – 16149 Genova dicembre 2010

(...) 17 maggio 1995 – Giunge notizia che il 17 febbraio, quindi tre mesi innanzi, il Tribunale Federale svizzero ha affermato che l'olosterminio è «di notorie­tà pubbli­ca». Pertanto sono giuridicamente «assurde» e «irri­ce­vibili» non solo le contesta­zio­ni dirette a provare l'im­pos­sibilità della meccanica ga­ssa­toria testimoniata, ma anche i dubbi e perfino le semplici domande sull'argo­mento.

Georges_Vadnai_rabbino

Da le pam­phlet n.245, ecco un estratto del pronuncia­mento, sti­lato in favore di un giorna­li­sta di Blick, che aveva defini­to «nazista» la revisio­ni­sta Mariette Pa­schoud (inse­gnan­te ginnasiale a Losanna, licenziata nel 1986 dal provve­di­tore agli studi Pierre Cevey su «consiglio» del Gran Rabbino Geor­ges Vadnaï) (un’insegnante della parte francese della Svizzera che venne licenziata perché aveva difeso il libro di Henry Roques sull’affare Gerstein.Olodogma): «L'exi­stence des chambres à gaz repose sur de nom­breuses preuves. Le fait de contester l'e­xistence des chambres à gaz, par exemple en récla­mant une seule preuve, constitue, indépendam­ment des autres motifs possibles de la contesta­tion, une présomp­tion de sympathie pour le nazisme, laquelle suffit à démon­trer qu'un journaliste qui porte cette accusation contre un révisionniste est de bonne foi et a apporté la preuve de la véracité de son allégation,

L'esistenza delle camere a gas riposa su numerose prove. Il fatto di conte­stare l'esistenza delle camere a gas, ad esempio reclamando anche una sola prova, costituisce, a prescin­de­re da altri possi­bili motivi di contestazione, una presunzione di simpatia per il nazismo, suffi­ciente a dimostrare che un giornalista che formula tale accusa contro un revisio­ni­sta è in buona fede e ha portato la prova della veridici­tà della sua afferma­zione».

Con testuale precisione:

GIANANTONIO VALLI,teramo, 12 gennaio 2013

«La richiesta della querelante di una sola prova dell'esi­stenza delle camere a gas nel Terzo Reich è assurda in relazione alle numero­se prove disponibili e ritorna a negare le camere a gas e, al contempo, i campi speci­ficamente istituiti per la gassazione degli ebrei, ed infine un'aspetto centrale dell'Olocau­sto. Richiedendo una sola prova dell'esistenza delle camere a gas nel Terzo Reich, la que­relante contesta il più grande crimine del regime nazionalsocia­lista: la gassazione si­ste­matica degli ebrei nelle camere a gas, cosa che differenzia quel regime da altri re­gi­mi terroristici. Certo, negare l'esistenza delle camere a gas nel Terzo Reich signifi­ca, in via di principio, solo che il regime nazionalso­cia­lista non avrebbe commesso il parti­colare crimine della gassazione siste­matica degli ebrei. E tuttavia, richiedere una sola prova dell'esistenza delle camere a gas è, visto il materiale di prova a dispo­si­zio­ne, talmente assurdo che, se pure siano teoricamente ipotizzabili altri motivi, il con­clu­dere per l'esistenza di una simpatia per il regime nazionalso­cialista s'impone a un grado sufficiente a provare la verità, visto che il passare da circostanze oggettive (at­ti, dichiarazioni) a fatti soggettivi (intenzioni, motivi), non riveste, per propria na­tu­ra, esattezza scientifica. L'imputato non ha quindi solo provato la propria buona fe­de, ma anche la verità quanto all'e­spres­sione "Mariette la nazista" [braune Mariette]». Infine, abbandonando il terreno giuridico per una pratica à la Visinskij, il Tribunale Federale scaglia contro gli «infami», considerazioni ancora più ardite: «Celui qui nourrit aujourd'hui de la sympathie pour le régime nazi n'est pas, compte tenu des barbaries que celui-ci a commises et que chacun connaît, une per­son­ne ho­no­rable, Chi nutre oggi simpatie per il regime nazista non è, visti gli atti di barbarie da quello commessi, universal­mente noti, persona degna di stima». In tal modo il TF plagia, dopo sei anni, l'Eccellenza nazihunteristica:

«Chiunque contesti l'esi­stenza delle camere a gas di Auschwitz è sempre un vecchio nazista o un neona­zi­sta. Inoltre è presumibilmente folle, poiché si pone su un terreno sul quale non ha nessuna possi­bilità di successo, se non presso i bambini e i deboli di mente. L'am­bito di coloro che lo seguono nelle sue argomen­ta­zioni rimar­rà estrema­mente esiguo, al­me­no nei prossimi decenni» (anche perché tali «affronti», profetizza il buon Szy­mon, saranno «tutelati da disposizioni penali specifi­che»).

Malgrado gli intimidatori pronunciamenti del Tribunale Federale, il 2 giugno il Tribunale Cantona­le di Zurigo condannerà per diffamazione il giornali­sta a 300 franchi d'ammenda.(...) ______________________________________________________________________

 


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Published: 2013-01-13
First posted on CODOH: April 15, 2017, 3:59 p.m.
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