Robert Faurisson e il massacro di Katyn a Norimberga

Published: 2015-04-26

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Katyn un massacro comunista

IL MASSACRO DI KATYN A NORIMBERGA

1° Agosto 1990

Prof. Robert Faurisson

In data 8 Agosto 1945, in seguito all’Accordo di Londra, la Francia, gli Stati Uniti, la Gran-Bretagna e l’URSS stabilivano un Tribunale Militare Internazionale (TMI) per giudicare i criminali di guerra tedeschi.

Lo Statuto allegato a questo Accordo e formante parte integrante dell’Accordo stesso, comporta due articoli che conviene ricordare per comprendere bene il processo in generale, nonché gli errori storici commessi da questo Tribunale (ivi compreso “ il caso Katyn “ così come è stato giudicato da questo Tribunale).

Ecco questi articoli nella loro traduzione italiana che richiede qualche osservazione che troveremo più avanti:

ARTICOLO 19Il Tribunale non sarà vincolato dalle norme tecniche relative alla presentazione delle prove. Esso adotterà ed applicherà per quanto possibile una procedura rapida e non formalistica ed autorizzerà ogni mezzo che stimerà avere valore probante.

ARTICOLO 21Il Tribunale non esigerà la presentazione di prove di fatti di pubblica notorietà ma li considererà come acquisiti. Considererà altresì come prove autentiche i documenti e i rapporti ufficiali dei Governi delle Nazioni Unite, ivi compresi quelli redatti dalle Commissioni nominate nei diversi paesi alleati per le inchieste sui crimini di guerra, nonché i processi-verbali delle udienze e le decisioni dei tribunali militari o altri tribunali di un qualsiasi paese delle Nazioni Unite.

L’articolo 19 dice di prevedere una procedura “rapida”. In questo caso si tratta di un errore di traduzione. Il testo inglese,sul quale ritornerà spesso il Presidente del TMI,Lord Justice Lawrence,prevede una procedura “expeditious “  (sollecita).

L’articolo 21 non è molto comprensibile per chi ignora ciò che il diritto anglo-sassone intende con

“ to take judicial notice “ (prendere conoscenza d’ufficio o prendere nota d’ufficio). In questo diritto bisogna provare tutto tranne ciò che, col permesso del giudice, può non essere provato perché si tratterebbe di un fatto di pubblica notorietà da considerarsi come acquisito. Ad esempio: “ il giorno segue la notte “, “ la capitale del Regno Unito è Londra “. Ma nel caso del Tribunale Militare Internazionale si vedranno i giudici estendere l’uso di questa procedimento ben oltre i limiti abituali. La seconda frase dell’art. 21 arriva fino al punto di dare valore di prove autentiche (un “valore d’ufficio” o un “valore ufficiale”) a una montagna di documenti e di rapporti ufficiali redatti affrettatamente dalle commissioni d’inchiesta o dai tribunali di uno dei paesi delle Nazioni Unite (le quattro principali nazioni più altri diciannove paesi).

E’ così che il rapporto redatto dalla commissione d’inchiesta sovietica nel Gennaio 1944 sul caso Katyn, prese, in data 8 Agosto 1945, valore retroattivo di “ prova autentica “ indiscutibile, e questo con l’assenso, nell’ordine, di Francia, Stati Uniti, Gran Bretagna e URSS. Questo documento porta il riferimento URSS-54 e figura integralmente nel volume XXXIX del TMI (pag. 290-332) in una versione tedesca. E’ stato al centro del dibattito per circa un giorno, tre quarti del quale dedicati al caso Katyn.

Talvolta è stato fatto notare, a discarica di questo Tribunale, che nel verdetto finale il nome di Katyn non figurava. E’ esatto. Ma questo verdetto si accontenta spesso di ricordare i crimini tedeschi nella loro generalità. Ad esempio vi vengono citati solo tre campi di concentramento: Flossenburg, Treblinka e Auschwitz.

L’atto d’accusa dichiara:

Nel Settembre del 1941 undicimila ufficiali polacchi, prigionieri di guerra, furono uccisi nella foresta di Katyn vicino a Smolensk (1)

Questo atto d’accusa è stato redatto in comune dai quattro pubblici ministeri. Quello della Francia comprendeva Edgar Faure. E’ quindi falso sostenere che al Processo di Norimberga solo i sovietici hanno accusato i tedeschi di questo crimine.

Ciò che invece è vero è che il giudice sovietico, vicino al quale non avevano alcun timore di sedere, per la Francia, il Prof. Henry Donnedieu de Vabres; per gli Stati Uniti, Francis Biddle; per il Regno Unito, Lord Justice Geoffrey Lawrence, non era altro che il Generale Comandante in Capo I.T. Nikitchenko, che, nel 1936, aveva presieduto il tribunale del “Processo di Mosca”.

Ciò che è altrettanto vero è che l’istruttoria di questo processo è stata sollecita. Fra l’8 Agosto 1945 e l’udienza di apertura del tribunale il 18 Ottobre 1945, sono passati 71 giorni. E’ interessante conoscere che l’udienza di apertura è stata tenuta a Berlino sotto la presidenza del Generale Nikitchenko stesso. E’ durante questa udienza che verrà deciso che:

Lord Justice Lawrence presiederà il Processo di Norimberga (2).

In occasione di questo processo i vincitori hanno giudicato il vinto, secondo la loro legge (una legge confezionata in fretta e furia), senza possibilità d’appelloviolando il principio di non-retroattività delle leggi e adottando il principio della responsabilità collettiva (qualsiasi membro di un’associazione dichiarata criminale, come ad esempio il Gabinetto del Reich, lo Stato Maggiore, la SS, era un presunto colpevole, in modo retroattivo).

Per quanto attiene la Francia, nel caso Katyn:

- ha accusato i tedeschi di questo crimine

- ha affermato che il numero delle vittime era di 11.000

- ha ammesso d’ufficio come “ prova autentica “ il rapporto della commissione d’inchiesta sovietica dichiarando che i tedeschi erano colpevoli di questi 11.000 omicidi.

- ha ammesso che il Presidente del Tribunale, il giudice britannico Lawrence, facesse ostruzione alla difesa degli accusati tedeschi

- ha ammesso che il giudice sovietico (l’ex presidente del tribunale del “Processo di Mosca”) intervenisse come avvocato.

C O N C L U S I O N E

La Francia, gli Stati Uniti, il Regno Unito e l’Unione Sovietica hanno, nell’atto d’accusa comune di queste quattro nazioni, accusato la Germania di aver assassinato 11.000 ufficiali polacchi a Katyn. Dopodiché, queste quattro nazioni, hanno giudicato la Germania colpevole di questo assassinio quando hanno dichiarato, riferendosi all’Art. 21 dello Statuto del Tribunale Militare Internazionale, che il rapporto della commissione d’inchiesta sovietica aveva valore di “prova autentica” indiscutibile ed irrecusabile.

R I A S S U N T O

(Katyn nel processo del TMI) (3)

TOMO I, pag. 57: Atto d’accusa redatto da tutti gli Alleati (4): Nel Settembre del 1941, 11.000 ufficiali polacchi, prigionieri di guerra, furono uccisi nella foresta di Katyn nei pressi di Smolensk.

N.B.: E’ il numero di 11.000 che verrà sempre citato; a Katyn verranno censiti, in effetti, 4.134 (o 4.253) cadaveri; altri 10.000 polacchi, internati in altri campi dell’URSS, sono scomparsi.

TOMO VII, pag. 430-433: Il Colonnello Pokrovski, procuratore generale aggiunto (URSS) parla (14 Febbraio 1946): Dalla lettura dell’Atto di accusa si rileva che uno dei più importanti misfatti, di cui devono rispondere i principali criminali di guerra, consiste nell’esecuzione di massa, da parte degli invasori germano-fascisti, di prigionieri di guerra polacchi, nella foresta di Katyn nei pressi di Smolensk.

La prova presentata è il documento URSS-54 che è il rapporto della commissione speciale sovietica, in data 24 Gennaio 1944. Questo rapporto risulta, in tedesco, fra i documenti del TMI (5). Secondo la versione sovietica, le fucilazioni sono state effettuate durante l’autunno del 1941 dal 537° Reggimento del Genio tedesco; nella primavera del 1943, richiedendo delle false testimonianze e con altri mezzi, i tedeschi hanno tentato di attribuire al NKVD sovietico la fucilazione di 11.000 vittime.javascript:;

La commissione era composta da 13 eminenti personalità, fra le quali il metropolita della chiesa ortodossa Nicolas (di Kiev), lo stesso che assieme al biologo Lyssenko , affermerà quanto inerente alle camere a gas di Auschwitz (doc. URSS-008 del 6 Maggio 1945).

TOMO IX, pag. 9-10: L’avvocato di Hermann Goering, il Dr. Stahmer, parla (8 Marzo 1946). Dice di non aver ancora ricevuto il documento URSS-54. Egli sollecita l’autorizzazione a far convocare un certo numero di testimoni di questo reggimento del genio, nonché il Prof. Naville:

Il prof. Naville, professore di medicina legale all’università di Ginevra, che ha fatto parte all’epoca (Aprile 1943) di una commissione internazionale incaricata di procedere all’esame dei cadaveri a Smolensk ha stabilito, in base allo stato di conservazione dei cadaveri e in base ad appunti e altri corpi del reato trovati nelle tasche dei vestiti, che l’esecuzione risaliva al 1940.

NOTA BENE: Nel 1940 la regione era occupata dai Sovietici.

Il presidente, il britannico Lord Justice Lawrence, chiede all’avvocato tedesco di presentare le sue richieste per iscritto. Il Tribunale le esaminerà.

TOM0 XII, pag. 40: senza interesse

TOM0 XIII, pag. 451-452: Il Colonnello Pokrovski parla (11 Maggio 1946): Non ho assolutamente l’intenzione di trattare a fondo l’incidente (sic) di Katyn. Il pubblico ministero sovietico, fin dall’inizio, ha considerato il caso di Katyn come un fatto notoriamente conosciuto ed il Tribunale, constatando il poco spazio che abbiamo dedicato a questo crimine nel nostro atto d’accusa, come anche il fatto che non abbiamo letto che alcuni estratti dell’esposto della commissione, ha potuto ravvisare che noi lo consideriamo di natura episodica.

NOTA BENE: Col “nostro” atto d’accusa, il procuratore sovietico intende l’atto d’accusa che “ci” è comune (nell’ordine: Francia. Stati Uniti, Gran Bretagna, URSS).

Le parole “ un fatto notoriamente conosciuto” (il traduttore avrebbe dovuto dire: “un fatto di pubblica notorietà”) rimandano all’art. 21 dello Statuto. Significano che il procuratore invoca qui il diritto di non essere tenuto a dimostrare che il massacro di Katyn è un crimine tedesco perché un rapporto redatto da una commissione alleata (in questo caso sovietica) stabilisce che questa è la verità. Come lo vedremo più avanti, questo diritto non gli verrà contestato, nemmeno dall’avvocato tedesco Stahmer.

TOM0 XV, pag. 299-303: Il Generale Rudenko, procuratore generale sovietico, parla (3 Giugno 1946):

Questo documento (il rapporto redatto dalla commissione sovietica) è stato presentato dal pubblico ministero sovietico con il numero di URSS-54 il 14 Febbraio 1946 ed è stato accettato dal Tribunale; e in base all’articolo 21 dello Statuto non sarebbe stato fatto oggetto di contestazioni (6).

L’avvocato Dr. Stahmer dichiara:

Il Generale Rudenko desidera rigettare la mia richiesta di prove invocando, credo, l’articolo 21 dello Statuto. Io non credo che le stipule di questo articolo possano invalidare questa richiesta. E’ ovviamente esatto che i rapporti ufficiali costituiscono delle modalità di prova (7)….

Il Presidente interrompe l’avvocato e dichiara:

Dottor Stahmer, credo che il Tribunale abbia già deciso che questo articolo non impedisce la citazione di testimoni. Ma a parte l’argomento coinvolto nell’art. 21, il Generale Rudenko ha anche espresso le particolari ragioni che si oppongono alla citazione di questi testimoni (8).

TOM0 XV, pag. 433: senza interesse.

TOM0 XVII, pag. 277-380: Alla fine dell’udienza del 29 Giugno 1946, il presidente fa sapere al Dr. Stahmer di avere il diritto di far comparire solo tre testimoni. Il caso Katyn occuperà l’udienza di Lunedì 1° Luglio e buona parte dell’udienza del 2 Luglio. Durante tutta la prima giornata e per i tre quarti della giornata successiva, il Presidente si opporrà agli avvocati tedeschi e faciliterà il compito dei sovietici. Quando un avvocato tedesco, il Dr. Laternser, avvocato dello Stato Maggiore tedesco, dirà:

Vorrei chiedere al Pubblico Ministero a chi ( a quale accusato) deve essere imputato il caso Katyn…..,

Il Presidente risponderà:

Non ho l’intenzione di rispondere a domande di questo genere (9).

Il giudice sovietico era il Generale Nikitchenko, celebre per aver presieduto il “Processo di Mosca” nel 1936. Interverrà diverse volte, come se fosse un avvocato (10). Gli avvocati tedeschi potranno far venire al banco solo tre testimoni, tre ufficiali tedeschi che erano sul posto a Katyn nel 1941-1943. Essi non potranno convocare alcun membro della Commissione d’inchiesta tedesca o della Commissione internazionale d’inchiesta o la Commissione polacca d’inchiesta. Anche il Prof. Naville, svizzero, non potrà venire. La tattica degli avvocati tedeschi sarà puramente difensiva.

L’accusa cambierà mira in tre riprese nel giro di qualche ora. Dapprima accuserà il Colonello Ahrens, del 537° Reggimento. Poi accuserà il suo predecessore, il Colonnello Bedenck. Poi accuserà il SD (Sicherheitsdienst – servizio di sicurezza). La difesa tedesca ne è sconcertata, si lamenterà ma il Presidente non ci sentirà da entrambe le orecchie (11). I sovietici convocano come testimone un professore di astronomia (Boris Bazilevski), ex vice-sindaco di Smolensk. Poi faranno venir il Prof. Markov, un bulgaro, che aveva fatto parte della Commissione Internazionale d’inchiesta ed aveva quindi incolpato i sovietici. Costui ritratterà e dirà che la sua perizia non aveva il significato che le davano i tedeschi. Il terzo testimone sarà il presidente della commissione d’inchiesta sovietica (12).

Il Dr. Stahmer otterrà che venga messo agli atti il Libro Bianco redatto dai tedeschi nel 1943 e che incolpava i sovietici, ma questo non avrà che un “valore di prova “ eventuale (articolo 19 dello Statuto) e non il valore di una “prova autentica” irrecusabile (art. 21), come era il caso del rapporto sovietico URSS-54. Questa distinzione fondamentale, e fatale per i tedeschi, verrà ricordata dal Presidente (13).

Il 13 Aprile 1990, la stampa internazionale annunciava che, secondo le autorità sovietiche, il massacro di Katyn ebbe come autori Beria, Merkoulov ed i loro agenti dell’NKVD. Questo affronto inflitto alla storia ufficiale, così come i vincitori l’avevano scritta a Norimberga e così come la legge Fabius alias Gayssot vorrebbe perpetuarla, dimostra ancora una volta che non spetta ad un tribunale, fosse anche militare ed internazionale, scrivere la storia.

(Pubblicato nella Revue d’Histoire Révisionniste N° 2, Agosto-Ottobre 1990, pag. 138-144)

NOTE:

1 – Processo ai grandi criminali di guerra davanti al Tribunale militare internazionale, Norimberga, 14 Novembre 1945 – 1° Ottobre 1946, edito a Norimberga, 1947-1949, 42 volumi; Vol. I, pag. 57

2 – TMI, I, pag. 27

3 – La versione francese del Processo ai grandi criminali di guerra davanti al Tribunale Militare Internazionale in realtà non conta che 41 volumi: uno dei due volumi d’indice non è mai stato pubblicato.

4 –Per la Francia, François de Menthon, Auguste Champetier de Ribes, Charles Dubost, Edgar Faure, Serge Fuster (“Casamayor”).

5 – TMI, XXXIX, pag. 290-332

6 – TMI, toma XV, pag. 300

7 – Id., pag, 302

8 – Ibid.

9 – Id., pag. 293, vedi anche pag. 311

10 – id., pag. 302-303

11 – id., pag. 316

12 – Doc. URSS-54

13 – TMI, XVII, pag. 357(Fonte)


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First posted on CODOH: Jan. 13, 2019, 5:15 p.m.
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