Sterminazionisti variegati a convegno,notte dei lunghi coltelli ?

Published: 2014-02-25

462- Sterminazionisti variegati a convegno,notte dei lunghi coltelli ?

http://olo-truffa.myblog.it/2012/02/13/sterminazionisti-variegati-a-convegno-notte-dei-lunghi-colte/

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Pubblichiamo 2 testi rivelatori del marasma ,storico,di vita attuale,attraversato dallo sterminazionismo di qualunque genere,politico,storico,sociale.

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Dall’ottobre 2010 lo sterminazionismo “italiano”, cerca di introdurre una legge che punisca il “negazionismo” dell’ olocausto ebraico,la “sua” richiesta aveva trovato TUTTO il sistema di potere italiano disponibile ad accettare tale intento, tanto da sollecitare i proponenti tale misura liberticida a scrivere un testo di legge che ,ovviamente,sarebbe stato approvato all’unanimità senza battere ciglio, come la “sbagliata” legge sulla “memoria”. Dopo 17 mesi NON si conosce alcun testo ,anche striminzito, di tale “legge”…cosa è successo?

Ci chiarisce ulteriormente le, non confuse, idee di cesare, quando dice…”Ma dopo il lungo e importante dibattito di questi ultimi mesi sul negazionismo” …quindi c’è stato uno scontro,eufemisticamente detto “dibattito”, di notevole importanza all’interno dello sterminazionismo, anche se non chiarisce la natura di tale “dibattito”,i suoi scopi ed i suoi risultati.

Chi sono i “contendenti”? Tentiamo un ritratto,oggi è domenica ed abbiamo tempo da sprecare. Chiaro che questa è,solo, una “ipotesi”…

1) Gli storici salariati,che ben conoscono la realtà e che hanno sentenziato :

…“ Del 99% di ciò che sappiamo non abbiamo effettivamente prove materiali a sostegno…..è diventato parte della nostra conoscenza ereditata “…
(Robert Jan Van Pelt,ebreo,massimo “storico “ebreo” vivente)

che ben conoscono l’”impotentia argomentandi”della storiografia ortodossa,legata mani,piedi e “collo” ai racconti orrorifici dell’esercito di “testimoni”,in aperta contraddizione reciproca sui punti “nodali” di questa storia…

vedasi bimko ada ed i suoi 4.000.000 di gasati ad Auschwitz,

vedasi le camere a gas lunghe 200 metri del miklos nyiszli,

vedasi  il “sapone fatto col grasso ebraico” del wiesenthal simon,

vedasi i numeri delle pretese vittime degli “Einsatzgruppen“…i

750.000 di Gerald Reitlinger

o il

1.350.000 di hilberg raul …

o i

2.100.000 Wolfgang Benz …!

Questi storici sanno bene a cosa andrebbero incontro in un processo conseguente tale idiota legge…l’INCUBO di Toronto…il controinterrogatorio inevitabile sulle questioni “irritanti”, terrorizza (giustamente) questi storici chiamati a supportare (quali “esperti” periti di parte sterminazionista) le fantasie sterminazioniste! …e se ne tirano fuori…da almeno 27 anni!

2) I propagandisti sionisti

della FAVOLA dei 4.000.000 di Auschwitz,del SAPONE,delle “DOCCE” dalle quali uscivano sassolini di veleno di 5-10 mm di diametro!… slegati da incarichi ufficiali con la “Storia”,slegati dal metodo classico delle “prove” materiali,dalle testimonianze verificabili, dalle “prove” documentali, che sono la “grande” massa eterogenea:politici di destra e sinistra, professori universitari di tutt’altro che Storia, agenti dell’hasbara israeliana, “impiegati della memoria” in SpE, utili idioti di complemento.

Questi i “giocatori” in campo.

Crediamo vincitori ,alla Pirro, i secondi che addirittuta “sentenziano” il silenzio agli storici salariati, vista la loro vergognosa latitanza nella battaglia contro il “negazionismo”,la mancata  “repressione” scientifica del “negazionismo”!

Sentenzia di cesare …

La risposta a chi nega l’annientamento non può essere basata su cifre e dati, su prove e verifiche“…

quindi gli storici  “standard”,che si basano su “cifre e dati, su prove e verifiche“, sono riconosciuti INEFFICIENTI,INIDONEI, a contrastare il “negazionismo” (a ben vedere quel “non può” potrebbe anche significare una presa d’atto della mancanza assoluta di prove della veridicità di tante favole sulle camere a gas,sul piano di sterminio,sulla decisione di sterminare gli ebrei in quanto tali,sul numero effettivo delle perdite ebraiche…quindi quel “non può” equivarebbe ad un “non è in grado di“,implicitamente che si è parlato…”pour parler” !)…alle argomentazioni quali:

chi ha ordinato lo sterminio ebraico?

Quando è stato ordinato?

Chi ha pianificato lo sterminio?

Quando è stato pianificato?

si risponderà con l’accusa di voler ripristinare il “regime nazionalsocialista”!

di voler cancellare le premesse base del sistema democratico!

… ovvero:

domanda…”Dove vai ?”….

risposta…”son cipolle”!

Fantastico!

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I° Articolo

Da: http://www.romaebraica.it/reato-di-negazionismo-finalmente-se-ne-comincia-a-discutere/ d

del 29 Gennaio 2012

 Reato di negazionismo?
Finalmente se ne comincia a discutere

Pubblicato da: Giacomo Kahn

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La recente pubblicazione del libro della Prof.ssa Donatella Dio Cesare “Se Auschwitz è nulla” (Melangolo Editore), ha consentito di aprire nel nostro Paese un ampio – e non più timoroso [per quanto ci si sia sforzati di comprendere il significato di "timoroso" non siamo riusciti a capire, TIMORE di chi? Di cosa?]– dibattito sulla possibilità di introdurre, anche in Italia, il reato di negazionismo.

Una fattispecie giuridica per altro prevista in alcuni stati europei e già oggetto di una direttiva europea del 2008.

[Qui viene taciuta una precisa presa di distanza dell'Human Rights Committee (Commissione per i Diritti Umani) delle Nazioni Unite nella riunione, a Ginevra, nei giorni dall’11 al 29 luglio 2011,  da tali leggi, qui il testo con link:

(...) “Le leggi che penalizzano l’espressione di opinioni su fatti storici sono incompatibili con gli obblighi che il Patto impone agli Stati membri in relazione al rispetto per la libertà di opinione e di espressione. Il Patto non permette la proibizione pubblica dell'espressione di un’opinione erronea o di una interpretazione inesatta di eventi del passato. Restrizioni al diritto alla libertà di opinione non dovrebbero mai essere imposte e, riguardo alla libertà di espressione esse non dovrebbero oltrepassare ciò che è permesso nel paragrafo 3 o richiesto in base all’articolo 20".

Il testo originale integrale, in inglese, è disponibile al seguente indirizzo:  http://unipd-centrodirittiumani.it/public/docs/HRC_General_Comment_34.pdf . WaA]

Le ragioni di coloro che chiedono di perseguire chi nega la Shoà dalle sedi istituzionali, dalle aule scolastiche e universitarie, o da ruoli istituzionali, trovano due principali motivazioni.

La prima: i negazionisti non perseguono una logica storiografica o di ricerca delle fonti, agiscono in chiave politica per minare i sistemi democratici.

[quindi,se capiamo bene,i "sistemi democratici",nati nel 1945 sui cadaveri della guerra,sono BASATI sui "fatti notori"  riconosciuti come "dimostrati" a Norimberga! Qui necessita spiegare che tali fatti "notori" erano l'esistenza delle camere a gas(mai dimostrate);l'esistenza di una "camera a gas"a Dachau "dimostrata da foto e filmati" e testimonianze; le "Fosse di Katyn", dimostrate da perizie tecniche Sovietiche,centinaia di testimonianze,referti autoptici; le "camere a vapore" di Treblinka; il "sapone fatto col grasso ebraico"... TUTTI "FATTI" che OGGI si sanno FALSI, anche la stessa storiografia conformista li riconosce tali! Non un gran vanto come base fondante un sistema politico mondiale!]

Seconda ragione: se i negazionisti di oggi non di fermano davanti alle prove più evidenti o davanti alle testimonianze dirette dei sopravvissuti, cosa faranno quelli di domani? Ecco perché è necessario intervenire prevedendo una specifica norma.

[ Qui si impone una esibizione delle "prove più evidenti"... QUALISe ne esibiscano!Non ci sono riusciti i massimi  storici mondiali,ci riuscirà un qualunque nessuno? Riportiamo a mò d'esempio un' affermazione dello storico J. Baynac ..."

«Si potrebbero moltiplicare le citazioni di storici, ma a che pro? Tutte dicono: non
disponiamo degli elementi indispensabili per una pratica normale del metodo
storico. Infine ...dal punto di vista scientifico non esiste testimonianza accettabile come prova indiscutibile. Non è una questione di legittimità o di credibilità. Dipende dalla natura stessa della testimonianza, natura di cui lo storico non può non tener conto senza negare la metodologia della sua disciplina. La vera trappola tesa dai negazionisti è qui, in questo dilemma davanti al quale hanno spinto a porsi gli storici. Volendo
contraddirli sul terreno scientifico, li si induce a gridare:

Storici, i vostri documenti!” - e bisogna stare zitti per mancanza di documenti.

Ma volendo opporsi ad essi adducendo delle testimonianze, li si sente sogghignare:“Niente documenti?
Niente fatti. Voi fate della fiction, del mito, del sacro”»."

Patetico il riferimento alle "testimonianze"! Affermate in senso lato,senza indicare QUALI testimonianze ritengano utili all'accertamento dell'esistenza delle camere a gas o al piano di sterminio degli "ebrei" in quanto tali! Interessante e rivelatrice, del vero "terrore" che serpeggia, la domanda..."cosa faranno quelli di domani?"Si sa bene che si è mentito sui punti essenziali,che si sono ricattati,"giudicati" e assassinati centinania,se non migliaia,di uomini con prove false e testimoni falsi...e ,quindi,ci si interroga su quale sarà la reazione popolare dopo una presa di coscienza del gigantesco imbroglio perpetrato ai danni delle Nazioni europee! La vera "shoah"( "desolazione, catastrofe, disastro") è tutta qui: il mondo intero sa che si è deliberatamente MENTITO!Le conseguenze imprevedibili.

Se ne è discusso alcuni giorni fa alla presentazione del libro di Donatella Di Cesare nell’aula dei gruppi parlamentari della Camera dei deputati. «Dobbiamo andare avanti nella battaglia per una legge contro il negazionismo, magari allargando la norma Mancino del ’93 con un articolo che sanziona il negazionismo »,

[il cane si morde la coda,questo proponimento di "scrivere" era già stato formulato,

il DRAMMA è COSA si scriverà in quell'"articolo"!

CHI lo scriverà!

A COSA farà riferimento!

Il problema NON si è spostato di una virgola!Ovvero si potrebbe scrivere che nessuno può scrivere,quindi pensare,di olocausto ebraico,TRANNE gli autorizzati!Ovviamente, preventivamente,accettati da apposita commissione di "esperti"!Non ci sono altre vie! ]

ha spiegato il presidente della comunità ebraica romana, Riccardo Pacifici, intervenuto nel dibattito che era stato aperto dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, e dal presidente emerito della Corte Costituzionale, Giovanni Maria Flick.

«L’inconsistenza culturale del negazionismo – ha ricordato il presidente della Camera Fini – non deve portarci a sottovalutarne la capacità di intossicazione morale e di regressione civile. Affermare l’inesistenza delle camere a gas, negare il piano di sterminio degli ebrei concepito e attuato dal nazismo non è una tesi storiografica: è soltanto una turpe menzogna ideologica. Non è infatti nemmeno pensabile una discussione che abbia per oggetto il misconoscimento della realtà storica».

[ Quest'uomo,fini gianfranco, non conosce neppure la storiografia ufficiale!Va beh che in gioventù ha letto ben altro(si pensa),ma un bignamino dell'olocausto poteva almeno consultarlo! Il sommo "eletto" "storico" hilberg raul ha sentenziato:

..." Ma ciò che cominciò nel 1941 non era nessun tentativo di genocidio [degli ebrei], pianificato in anticipo e organizzato da un ufficio centrale . Non c’è stato nessun piano e nessun bilancio per questi provvedimenti di genocidio”..

Fini ha poi affrontato il dibattito sul «confine tra libertà di opinione e il divieto di sostenere delle palesi menzogne». A questo proposito ha ricordato una sentenza del ’98 della Corte Europea dei Diritti dell’uomo nei confronti del filosofo francese Roger Garaudy che in base all’articolo 10 della Carta richiedeva la libertà di opinioni per le sue tesi negazioniste sulla Shoah. «La Corte – ha ricordato Fini – rigetto quel ricorso affermando l’inequivocabilità dei fatti accaduti. Si poteva discutere su come fossero avvenuti ma no se erano avvenuti».

Per una “carica istituzionale”,quale fini giancarlo,devono far fede gli “atti istituzionali”,in questo campo la massima “autorità” è stato il Tribunale dei vincitori la II^ GM sui vinti,quello di Norimberga,che basò OGNI suo atto su uno “Statuto”,che tra altri,conteneva 2 “interessanti” articoli che qui vengono riprodotti:

…”Articolo 19.

Il Tribunale non sarà legato dalle regole tecniche relative alle testimonianze. Esso adotterà e applicherà per quanto possibile, una procedura rapida e non formalista e ammetterà tutti quei mezzi che esso stimerà abbiano un valore probatorio.

Articolo 21.

Il Tribunale non dovrà chiedere prove di fatti di notorietà pubblicama li considererà come provati.Esso considererà ugualmente come prove autentiche i documenti e i rapporti ufficiali dei Governi delle Nazioni Unite, compresi quelli compilati dalle Commissioni costituite nei diversi paesi alleati per effettuare le inchieste sui crimini di guerra, come pure i processi verbali delle udienze e le decisioni dei Tribunali Militari o di altri Tribunali di qualsiasi delle Nazioni Unite”…

Qui viene riprodotto il giudizio del presidente USA John Kennedy su tale “tribunale”:

…”La costituzione degli Stati Uniti, che non consente l’introduzione di leggi retroattive, non è una raccolta di parole soggette a libera interpretazione: é il fondamento della nostra giustizia. E’ cosa disgustosa che a Norimberga si sia venuto meno ai nostri principi costituzionali per punire un avversario sconfitto…Un processo tenuto dai vincitori a carico dei vinti non può essere imparziale perchè in esso prevale il bisogno di vendetta.

E dove c’è vendetta non c’è giustizia.

Nei processi di Norimberga noi accettammo la mentalità sovietica che antepone la politica alla giustizia, mentalità che nulla ha in comune con la tradizione anglosassone. Gettammo discredito sull’idea di giustizia, macchiammo la nostra costituzione e ci allontanammo da una tradizione che aveva attirato sulla nostra nazione il rispetto di tutto il mondo”…

da: (Profiles un courahe, di John Kennedy, Ed Harper & Row, New York, 1956)

Quindi la Corte Europea dei Diritti dell’uomo, rigettando quell’istanza del Garudy, accettò “l’inequivocabilità dei fatti accaduti” stabiliti in BASE a quei due articoli dello statuto in un processo dove “accettammo la mentalità sovietica che antepone la politica alla giustizia, mentalità che nulla ha in comune con la tradizione anglosassone. Gettammo discredito sull’idea di giustizia, macchiammo la nostra costituzione“…non proprio edificante!

(…)

Contrario alla proposta di una legge, si è invece detto il presidente di Rcs LibriPaolo Mieli, per il quale «gli argomenti dello storico sono più forti, più efficaci di una sanzione penale». «Daremmo ai negazionisti – ha aggiunto – una patente di vittime della libertà di espressione».

Il mieli si preoccupa della “ patente di vittime della libertà di espressione” che riceverebbero i “revisionisti, NON della libertà di espressione! Incredibile!

(…)

In precedenza Flick aveva indicato nel negazionismo «un fatto politico-ideologico preciso». «La Shoah ha influito sulle identità della nuova Europa sorta dalla Seconda Guerra Mondiale. Chi nega la Shoah nega l’identità europea».

Riportiamo con un copiaincolla quanto sopra scritto:[quindi,se capiamo bene,i "sistemi democratici", nati nel 1945 sui cadaveri della guerra,sono BASATI sui "fatti notori"  riconosciuti come "dimostrati" a Norimberga! Qui necessita spiegare che tali fatti "notori" erano l'esistenza delle camere a gas(mai dimostrate);l'esistenza di una "camera a gas"a Dachau "dimostrata da foto,filmati" e testimonianze; le "Fosse di Katyn", dimostrate da perizie tecniche Sovietiche,centinaia di testimonianze,referti autoptici; le "camere a vapore" di Treblinka; il "sapone fatto col grasso ebraico"...

TUTTI "FATTI" che OGGI si sanno FALSI, anche la stessa storiografia conformista li riconosce tali!

Non un gran vanto come base fondante un sistema "etico"politico!]

(…)

Infine l’autrice, Donatella Di Cesare, che ritiene necessaria una legge contro il negazionismo, ha ricordato che «la negazione non è un’opinione come le altre. Non è tanto interessante come si nega ma perché si nega. Il futuro del negazionismo – ha concluso – è quello di puntare contro Israele».

A dir il vero è “ tanto interessante COSA viene negato,ma qui bisognerebbe aver cultura nel merito,sapere cosa afferma il tale revisionista,conoscere la versione ufficiale,fare la sintesi, separare il grano dal loglio,meglio puntare altrove !

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II° Articolo

10Febbraio 2012

 Quando si parla a sproposito

Pubblicato da: Donatella Di Cesare

olocaustismo,olocaustianesimo,truffa olocausto,repressione libertà espressione,oloaguzzini,legge anti negazionismo,auschwitz,sapone,giacomo kahn,donatella dio cesare,human rights committee,shoà,legge mancino,gianfranco fini,giovanni maria flick,hilberg raul,roger garaudy,john kennedy,tribunale norimberga,paolo mieli,seconda guerra mondiale,fatti notori,enzo campelli,notte lunghi coltelli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Se fossimo ancora alla scorsa estate, avremmo potuto leggere con una certa paziente benevolenza il breve e melenso intervento di Enzo Campelli

[" Consegue da questo che il negazionismo sia in ogni caso da trattare come un reato da punire penalmente? Non lo credo. Il negazionismo è in sé una pratica storicamente, eticamente e culturalmente indecente, e non vi è discussione su questo. Ma altro è che a farsene portatori sia la storiografia ufficiale di paesi interi, ed i loro partner nello scenario internazionale, altro è che rimanga il folle e vergognoso territorio di minoranze esigue (non dico non pericolose) e ben circoscritte del punto di vista ideologico, contro le quali è possibile combattere (non dico vincerecon le armi della documentazione storica e della ragione, della cultura e dell’impegno civile.

Enzo Campelli, sociologo"(fonte http://moked.it/blog/2012/02/09/negazionismo-5/ ).]

Ma dopo il lungo e importante dibattito di questi ultimi mesi sul negazionismo riesce difficile comprendere come sia possibile emettere con superficialità giudizi privi di fondamentonon supportati da alcuna accettabile argomentazione.

Non solo Campelli insiste a vedere nel negazionismo una semplice questione storiografica – mentre si tratta di una questione politica.

Ma c’è di più:

languidamente confonde e mette sullo stesso piano la negazione del genocidio armeno e la negazione della Shoah. Confusione gravissima!

Anzitutto per la “singolarità” di Auschwitz che lo distingue da altri stermini. E poi perché chi nega la Shoah, lo fa con l’intento di perpetuare il crimine, di minacciare l’esistenza del popolo ebraico e dello Stato di Israele.

Il pour parler in casi del genere, quando si toccano temi delicati e complessi, è davvero inammissibile. Meglio sarebbe prima leggere, studiare, riflettere.

Sì perché il negazionismo è un crimine.

Si può discutere con quali mezzi politici e giuridici contrastarlo. Ma deve essere chiaro una volta per tutte che chi nega la Shoah compie un oltraggio alle vittime, reitera lo sterminio e mina il fondamento della democrazia.

Fonte: http://www.romaebraica.it/quando-si-parla-a-sproposito/#more-6197

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In ultimo ripetiamo quanto scritto da Robert Jan Van Pelt,ebreo,massimo “storico” “ebreo” vivente,perito di parte lipstadt deborah(!), la “bocca che non sapeva nulla“,al processo contro David Irving,quindi NON un signor nessuno:…

“ Del 99% di ciò che sappiamo non abbiamo effettivamente prove materiali a sostegno…..è diventato parte della nostra conoscenza ereditata “…

Quindi sorge una serie di domande :

-se non abbiamo che un 1% di prove dell’”accaduto”…come è possibile dare per avvenuto un fatto?

-Se non è dimostrato che un fatto sia accaduto,come si può ipotizzare che possa accadere nuovamente?

-Ovvero come si “reitera lo sterminio”?

…già! Dimenticavamo la “semiologa” “premessa indiscussa”!…che il fatto è “avvenuto”!

…come il “fermati oh Sole”…l’”apertura del mare”…la “verginità di maria”…


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Author(s): Olodogma
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First posted on CODOH: March 20, 2018, 6:50 p.m.
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