Come aumentare il numero dei morti nell'olocausto

La moltiplicazione via web
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Published: 2013-11-16

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Abstract

In 2013, Italian police forces raided the homes of numerous participants of the U.S. Stormfront blog. The background of this raid was a discussion about the veracity and reliability of entries in the victims' database of the Israeli Yad Vashem Holocaust Remembrance Center, among other things. To verfy these claims, Italian blogger Olodogma looked into the matter. This brief paper documents the results. They show that it is indeed ridiculously easy to submit false, invented information to the Yad Vashem database, and that there seems to be no quality control at all.

Oggi 17.03.13, 122° giorno di carcere preventivo per 4 cittadini italiani, incensurati, riportiamo il testo di una lettera dal carcere del Dr. Mirko Viola, uno dei quattro. In isolamento dal 20 Gennaio 2013! Sotto il testo della lettera.

Il Dr. Mirko Viola durante un congresso professionale a Bologna

Il Dr. Mirko Viola durante un congresso professionale a Bologna

Lager “democratico” di Regina Coeli – 2 Marzo 2013 – 108°giorno –
VII Reparto-cella di isolamento N°36

Caro (omesso)

come le avevo già scritto l’accusa più grave che mi è stata rivolta è la seguente: “diffusione di ideologie negazioniste”, in Italia non è un reato, ma a quanto pare vengo accusato di …leso olocausto sorvolo sulla crassa ignoranza del P.M. Tescaroli che dimostra di sapere nulla di revisionismo olocaustico (non è un’ideologia, ma un rigorosissimo metodo di ricerca storiografica), vorrei però soffermarmi sulla palese malafede di alcuni scribacchini di regime che, seguendo le orme di Marco Pasqua (il visionario nazi-buster costituitosi parte civile al processo), scrivono senza la minima vergogna tante di quelle “puttanate” da strapparmi il sorriso anche in cella.
Durante l’ultimo colloquio in carcere, mia madre – evidentemente sconvolta dalle ignobili flatulenze sul sottoscritto lette in giro per la rete – mi accusava di aver offeso gli esponenti del “popolo che piange”… ohibò…e cosa avrei mai fatto di così vergognoso da suscitare l’ira funesta dei circoncisi??
Semplice... ho inventato degli immaginari parenti gasati nei campi di sterminio polacchi…che vergogna!!!
Che scandalo!!!
Che mancanza di rispetto!!!
Come mi sono permesso di scherzare su una cosa tanto grave??
Che motivo avrei avuto per inventarmi dei morti?
Perchè mi sono permesso di prendere in giro uomini come shlomo venezia,[1] gli ebrei e tanti altri???
Evidentemente ai solerti scribacchini shammashim ( se non conoscono il significato del termine, lo chiedano ai loro padroni) sfugge il vero e solo motivo di tutto questo: sbugiardare i falsari!!! Chiunque, in pochi “step”, può costruirsi il suo “personale gasato” che entrerà nel conteggio ufficiale dei morti della shoah… basta entrare nel sito ufficiale del museo dell’olocausto Yad Vashem di Gerusalemme, compilare un modulo inventando nome, luoghi, date, dati e persino la causa della morte del nonno, dello zio o del  conoscente, inviare tutto e “per magia”, dopo pochissimo tempo, arriverà nella mail indicata un bel certificato da stampare e incorniciare… ovviamente il nome del “gasato”, inventato di sana pianta, entrerà nell’elenco ufficiale dei morti… nessun “stato di famiglia” è richiesto e nessuna indagine per appurare la veridicità dei dati inseriti viene effettuata… si compila un modulo e il numero si  gonfia… ecco la serietà dei ricercatori olocaustici.

Quale sarebbe la “vergogna”?

Inventare nomi per smascherare la truffa oppure inserire nell’elenco ufficiale qualsiasi dato senza alcuna verifica???

Chi prende per il culo chi?

Riguardo a shlomo venezia, che io avrei “offeso” durante le celebrazioni della sua morte (ovvero della sua “santificazione”), vorrei dire con molta semplicità che un bugiardo resta tale anche da morto…i ricercatori revisionisti hanno dimostrato che la “testimonianza” del venezia è una ridicola panzana: quando la chimica, la fisica e i dati oggettivi si scontrano inesorabilmente con la “testimonianza”, sono i primi che devono prevalere e non la seconda—la patetica glorificazione mediatica di un bugiardo non rende vere le sue menzogne, se ne facciano una ragione “lorsignori”, con le cateratte del pianto costantemente aperte: non è con gli urletti isterici e con la repressione giudiziaria che le balle assumeranno i contorni della verità…e shlomo venezia di balle ne ha raccontate talmente tante da riempire un libro.
Gli scribacchini di regime dovrebbero rendersi conto che puntare il dito contro i revisionisti (chiamati sprezzantemente “negazionisti”) non rende giustizia a chi ha sofferto o è morto durante le deportazioni: la verità non dovrebbe temere alcuna censura o demonizzazione del pensiero differente , se i revisionisti mentono…lo si dimostri!!!

Cordiali saluti                                                                          Mirko Viola

nec spe-nec metu (Né con speranza, né con timore)

Nota di Olo:

[1] Carlo Mattogno, "'The Truth About the Gas Chambers?' Historical Considerations relating to Shlomo Venezia's 'Unique Testimony'," Inconvenient History, Vol. 2, No. 1, 2010


Oggi 16.11.2013, mentre è in atto il secondo tempo (35 cittadini perquisiti. I “trattati” nella prima sonderaktion furono 21) della repressione contro 56 cittadini italiani che hanno usato la libertà di espressione su un forum USA, riportiamo in evidenza un articolo che rivela quale sia stato, per noi, l’unico motivo vero che ha portato la israel-lobby a premere istericamente affinchè questi cittadini venissero tacitati… si sputtanava il meccanismo che è servito ai coloni del ghetto di Palestina e sue filiali, per far lievitare, in pochi mesi, il numero dei pretesi “ebrei” gasati/spallottolati della F.O.S. (Fabulazione Olocaustica Standard). Autore il Dr. Mirko Viola, ancor oggi detenuto ed al 299° giorno di carcere! A ulteriore corredo alleghiamo una candida dichiarazione dell’ebreo colombo furio

!legge,reato,negazionismo,colombo,israele

Pensiamo basti! Olodogma

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Il Dr. Viola parla di un “lievito” dei morti usato dagli ebrei dell’entità sionista di Palestina, vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta:

L’industria dell’olocausto (ebraico) azzera i costi di produzione con la gratuità della “materia prima”?

Tempo addietro avevamo letto la notizia (olo-truffa.myblog.it/archive/2010/12/24/060-olocau-to-la-fabbrica-dei-morti-come-certificare-il-nume.html) dell’esistenza di un sito francese (fonte francese originale, verificata il 20-aprile 2013: http://www.yadvashem-france.org/documents/document/1/. Stessa fonte, per il solo documento http://www.yadvashem-france.org/medias/documents/dafed1a-2011.pdf)(http://blogyadvashemfr.blogspot.it/2010/06/p-235-feuilles-de-temoignages-et.html, aggiornato al 14.11.13) dove era presente e scaricabile un modulo dedicato alla segnalazione di vittime del cosidetto olocausto che ancora erano sconosciute alla direzione del museo dell’olocausto Yad Vashem di Gerusalemme.

Modulo originale yad vashem. Cliccare sulla foto per ingrandirla
Modulo originale Yad Vashem. Cliccare sulla foto per ingrandirla

L'articolo, primo in Italia, sembrava non aver creato interesse o problemi. Tale testo venne ripreso e postato sul sito americano Stormfront, nella sezione italiana. Il fatto non passò inosservato in certi eletti ambienti “socididio”!

Dal carcere dove era stato internato per “leso olocausto e memoria” il Dr. Mirko Viola scrisse

“Evidentemente ai solerti scribacchini shammashim (se non conoscono il significato del termine, lo chiedano ai loro padroni) sfugge il vero e solo motivo di tutto questo: sbugiardare i falsari !!! Chiunque, in pochi “step”, può costruirsi il suo “personale gasato” che entrerà nel conteggio ufficiale dei morti della shoah…basta entrare nel sito ufficiale del museo dell’olocausto Yad Vashem di Gerusalemme, compilare un modulo inventando nome, luoghi, date, dati e persino la causa della morte del nonno, dello zio o del conoscente, inviare tutto e “per magia”, dopo pochissimo tempo, arriverà nella mail indicata un bel certificato da stampare e incorniciare …ovviamente il nome del “gasato”, inventato di sana pianta, entrerà nell’elenco ufficiale dei morti… nessun “stato di famiglia” è richiesto e nessuna indagine per appurare la veridicità dei dati inseriti viene effettuata…si compila un modulo e il numero si gonfia…ecco la serietà dei ricercatori olocaustici.”…

Il 17 luglio 2012 il Dr. Viola aveva scritto, su pontilex.org il post qui allegato, dove annunciava, sbeffeggiato, l’esistenza del famoso modulo:

Dichiarazione blogger
Dichiarazione del blogger Viola

A questo punto il 23 luglio 2012 interviene “Faggot79”, un blogger abituale sul sito, che posta la seguente traumatica affermazione:

Dichiarazione di Faggot 79
Dichiarazione del blogger Faggot 79

Il razionale Faggot79 chiaramente dubbioso, ha cercato una verifica delle dirompenti affermazioni del Dr. Viola; quindi prende l’iniziativa e inserisce un nuovo post “giustificativo” dell’azione intrapresa:

Successivo post di Faggot 79
Successivo post di Faggot 79

Da ciò si evince, per banale deduzione logica, che il nome “Edith Lang, nata a Roma”, in data 23 luglio 2012 non fosse presente nell’elenco ufficiale, diversamente, si sarebbero poi avute, in caso di positivo inserimento, 2 o piùEdith Lang, nata a Roma” inserite. Ad ulteriore elemento di conferma riportiamo lo screenshot attuale della pagina del museo yad vashem

Lo screenshoot dell'elenco attuale, è presente una sola Edith Lang.
Lo screenshoot dell’elenco attuale, è presente una sola Edith Lang.

Da una verifica fatta nell’ottobre 2012 “Edith Lang, nata a Roma” risultava non presente.

Da una verifica eseguita in data 18-04-2013, “Edith Lang, nata a Roma” risulta presente! Alleghiamo lo screenshoot del sito ebraico http://db.yadvashem.org/names/nameDetails.html?itemId=10240798&language=en

Screeshoot del sito ebraico yad vashem
Screeshoot del sito ebraico yad vashem

Presentiamo l’ingrandimento del documento:

Screenshoot scheda yad vashem
Screenshoot scheda yad vashem

Qui necessita introdurre una ulteriore informazione “ufficiale” tratta dal Corriere della sera del 22-11-2004 dove si ha… “la promessa che verranno verificati e inseriti nel database”…

Articolo Corriere della Sera, con la "promessa" dello yad vashem
Articolo Corriere della Sera, con la “promessa” dello yad vashem

In sintesi: la “prova di inserimento” del blogger Faggot 79 di “Edith Lang, nata a Roma” è andata “a buon fine”.“Edith Lang, nata a Roma” è un nuovo numero, in più, nell’elenco delle vittime nella Shoah! Una “prova” in più dei “milioni documentati dettagliatamente” come dice “Faggot79”!

Quindi l’affermazione del Dr. Viola trova conferma.

Chiunque può scaricare il modulo in quantità illimitata, compilare con dati inventati e spedire, o compilare tramite Email, NESSUNO potrà MAI verificare l’attendibilità delle informazioni.

Oggettivamente ne consegue che con questo semplice metodo si può far lievitare il numero dei morti nel cosidetto olocausto ebraico all’infinito! In pratica, per affermazioni sterminazioniste, in 6 anni (2004→2010) sono stati aggiunti 1.000.000 di nomi di “vittime”! Semplice…come dire sei milioni! La Storia, quella vera, non ha bisogno di “falsi” e “falsari” improvvisati o di mestiere!

E’ questo il buon motivo per lo scatenamento della violenta repressione del sistema sterminazionista contro il WEB, l’unico mezzo ancora libero dal condizionamento della israel-lobby e suoi Shabbat goyim ? Molto, molto probabilmente si!

Olo-truffa ed il Dr. Mirko Viola avevano ragione!



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Author(s): Olodogma
Title: How to Increase the Number of Deaths in the Holocaust
Sources: Inconvenient History, Vol. 9, No. 1; originally published as "Il Dr. Mirko Viola e la fabbrica dei morti. Come 'lievitare/certificare' il numero dei morti ebrei: l’OLO-ESPEDIENTE" and "La (ri)costruzione dei documenti e della storia via WEB", by Olodogma, see links below
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Published: 2013-11-16
First posted on CODOH: Feb. 7, 2017, 4:20 a.m.
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