L'isteria sionista e servi shammashim dopo il "tragico"(una "shoah"!),flop della "menzogna di Auschwitz"...gatti, teiere e altri Hitler...
Ich übertreibe kaum. Das jüdische Leben besteht aus zwei Elementen: Geld einsammeln und protestieren, Esagero appena. La vita degli ebrei consiste di due elementi: raccogliere denaro e protestare.
Nahum Goldmann, Das jüdische Paradox, 1988
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Gatti, teiere e altri Hitler
Il nostro instancabile commentatore Moi ci regala una serie di Piccoli Hitler che Avanzano.
Innanzitutto, c’è l’Hitler Casa, che si trova a Swansea nel Galles:
Poi c’è l’Hitler Teiera:
E infine, c’è Kitler (si chiama proprio così), l’Hitler Gatto:
Ora, sulla casa, niente da dire.
Ma sugli altri due Hitler, sorgono subito dei sospetti.
La teiera ci viene presentata attraverso una serie di presunte (e anonime) segnalazioni e proteste, che ricordano i testimonial dell‘avvocato Canzona. In sé plausibili, ma collettivamente puzzano lontano un miglio di pubblicità virale, da parte della ditta stessa. I media, come al solito senza citare la fonte, sostengono che le teiere siano andate a ruba. Anche quest’ultima affermazione può essere una trovata pubblicitaria ovviamente.
Il Gatto Kitler, poi, sarebbe un trovatello, ricoverato presso il rifugio Wood Green di Godmanchester, che non avrebbe trovato casa per colpa del suo aspetto.
Il Wood Green Animals Charity esiste davvero. Anzi, ha meritato le cronache del Daily Mail per aver soppresso il cane di una signora da poco morta, che nel proprio testamento aveva lasciato 100.000 sterline all’asilo perché ne avesse cura. E tra meno polemiche, organizza cerimonie di matrimonio per cani.
E possiamo dedurne quindi, che sia stato il rifugio stesso, uno, a chiamare il gatto Kitler e, due, ad avvertire i media.
Nel mondo attuale, non esiste figura mitologica più affascinante di Adolf Hitler. Adolf Hitler è il padre fondante della civiltà occidentale. Semplificando drasticamente, in un paese islamico, bisogna tingersi i baffi di henné, perché così ha fatto il Profeta Muhammad; in un paese occidentale, invece si rischia il carcere se ci si fa crescere il baffo solo sotto il naso, perché così ho fatto il Profeta Hitler.
Quindi, per un pubblicitario, Hitler rappresenta il logo supremo.
Però, questo logo è protetto da un’incredibile barriera di sacralizzazioni; chi lo tocca, rischia concretamente la rovina, la violenza fisica e il carcere, nonché tempeste mediatiche. Toccare Hitler è infinitamente più pericoloso che toccare Gesù, che da decenni ormai è solo oggetto di sbadigli.
Proprio per questo, le grandi potenze economiche, che devono investire a lungo termine e hanno un “nome” da difendere, si tengono lontani dal Mito Hitler.
Solo pochi osano quindi mettere il dito nella presa e farsi sentire in tutto il mondo. Ma stando giustamente attenti a sfuggire alla rovina sociale. La ditta della teiera, in fondo, può sempre parlare di un semplice caso: il manico è sicuramente ergonomico, il becco della teiera mica potevano farlo rivolto verso il basso… Tutto un caso, quindi.
E il gatto, mica è colpa sua che è colpito dal Marchio del Demonio.
Fonte: http://kelebeklerblog.com/2013/08/12/gatti-teiere-e-altri-hitler/
Nota di Olodogma
1) Non sfugge alla demonizzazione neppure una ditta produttrice di vino "«Boicottate quell'azienda», è l'appello lanciato dal Centro Simon Wiesenthal"...«Quel che è troppo è troppo»...talmudiarono "i rabbini Marvin Hier e Abraham Cooper, direttore e direttore associato del Centro Wiesenthal"..."«sminuiscono e offendono» la memoria delle vittime dell'Olocausto"...(fonte del virgolettato)!
In soccorso arrivano altre forze..."Nel mirino c'è la società Lunardelli, da anni destinataria delle lamentele del Centro, precisa una nota del Wiesenthal. "Abbiamo prima protestato per il lancio del 'Fuhrerwein' da parte dell'azienda italiana nel 1995 - spiega il comunicato, riportato oggi da The Times of Israel - ora viene promossa sul sito web una più vasta linea di vini che avvilisce, umilia e schernisce le vittime di Hitler"."..."Sul sito dell'azienda italiana si legge che la 'Linea Storia' è stata lanciata nel 1995 con "etichette che ricordano la vita di personaggi celebri della storia politica italiana e mondiale quali Che Guevara, Churcill, Francesco Giuseppe, Gramsci, Hitler, Marx, Mussolini, Napoleone e Sissi". L'azienda scrive quindi che "oggi circa la metà della produzione di vino in bottiglia è dedicata alla Serie Storica che conta ormai oltre 50 diverse etichette, diventate oggetto di culto fra i collezionisti""(fonte del virgolettato).
"In vino veritas"
Vediamo chi era questo soggetto che ha dato il proprio nome ad un "Centro..." che protesta per una etichetta di vino...
a) "Simon Wiesenthal (foto 1), famoso per la sua ricerca di giustizia, catturò meno criminali di guerra di quanti abbia mai vantato e inventò buona parte della sua storia di sopravvissuto all’Olocausto. "..."La sua reputazione, però, è costruita sulla sabbia. Era un bugiardo,"..."Dalla fine della seconda guerra mondiale alla sua morte nel 2005, ha mentito ripetutamente"..."tanto sulla sua presunta caccia a Eichmann quanto sui suoi altri exploit nella caccia ai nazisti. Ha anche architettato storie esagerate"..."sulla sua vita durante la guerra e rilasciato false affermazioni sulla sua carriera universitaria"..."Le incongruenze che si riscontrano tra le sue tre principali biografie e tra queste e i documenti coevi sono talmente numerose da rendere impossibile trarne un racconto affidabile."..."Lo scarso riguardo di Wiesenthal per la verità è tale che tutto ciò che ha scritto o detto può essere messo in dubbio"...(Fonte del punto a )
b) "Wiesenthal sapeva tutto E' bugiardo o criminale" GUERRA TRA I "CACCIATORI" Da Los Angeles l' ultima rivelazione Priebke scopri' il duce al Gran Sasso... "Ci sono due possibilita' : o Wiesenthal e' un bugiardo, cioe' uno che ancora una volta cerca di attribuirsi meriti altrui, come gia' accaduto in passato. Oppure si e' comportato in modo criminale. Non so quale delle due versioni preferisco, e come ebreo entrambe mi feriscono profondamente. Ma per amore della verita' non posso tacere. Si' , siamo di fronte a un nuovo capitolo del . chiamiamolo cosi' . mistero Wiesenthal". Elan Steinberg, direttore del Congresso mondiale ebraico di New York"..."Lo scontro, a suon di documenti e di libri, si e' gia' consumato sul caso Waldheim (per il Congresso, Wiesenthal sapeva che l' ex segretario generale dell' Onu era un criminale di guerra ma tacque) e anche sul caso Eichmann (Wiesenthal si attribuisce il merito della sua cattura, il Congresso mondiale ha prove che lo contraddicono)"...(Fonte del punto b : Corriere della Sera, del 12 maggio 1994,Pagina 12)....
...e qui ci fermiamo! Crediamo che alzare lunghi e reiterati lai a livello intercontinentale su una etichetta di vino prodotto da cittadini PROCESSATI, MA, MAI CONDANNATI, PER APOLOGIE VARIE, sia solo funzionale al mantenimento dei residui scampoli di credibilità della "menzogna di Auschwitz" dopo il tracollo della più generale menzogna degli "ordini di sterminio ebraico"...delle "camere a vapore "di Treblinka... della responsabilità tedesca dell' "eccidio di Katyn"...dei "4.000.000" di Norimberga...della "camere elettriche" di Belzec... del "sapone fatto con gli ebrei"...OVVERO dei motivi fondanti il NWO dell'USURA bancaria apolide e del "risarcimento" dell'ONU al sionismo con il furto della terra di Palestina concretizzata nella costruzione del ghetto ebraico di Palestina detto "israele" , le ingenti "estorsioni" economiche verso la Germania e, non ultimo, il mantenimento dell'immotivato "senso di colpa" in Germania ed Europa tutta !
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Author(s): | Olodogma |
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Published: | 2013-08-27 |
First posted on CODOH: | Oct. 19, 2017, 4:48 p.m. |
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